Rifiuti, Casella: «E’ cambiato tutto per non cambiare niente»

Non è un gioco di parole, ma la realtà dei fatti.
Ieri in Consiglio comunale, nonostante la discussione fosse come sempre sui debiti fuori bilancio(che novità), ho ritenuto di aprire il dibattito sul tema dei RIFIUTI nella nostra città, una priorità in termini di aggravio (aumenti) per i nostri cittadini rispetto ad un servizio non adeguatamente corrispondente.


Sarebbe facile per me ribadire un concetto con frasi scontate del tipo “ve l’avevo detto” o “chi è causa del suo mal pianga se stesso”, credo invece che sia dovere di chi occupa ruoli ISTITUZIONALI, siano essi di governo o opposizione(io sono all’opposizione), assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni e soprattutto spiegare ai cittadini quanto sta accadendo, il perchè e come risolvere realmente il problema.
Allora un pò di chiarezza affinchè nessuno speculi sulla pelle dei cittadini o strumentalizzi con frasi fatte e chiacchiere una problematica che tocca la città e sta creando disagio sociale oltre che ambientale.
I FATTI:
il nuovo appalto che prevede , la raccolta (differenziata spinta porta a porta), la pulizia , lo smaltimento ecc. ecc. , costa alla comunità e quindi ai CITTADINI 11.200.000.00(undicimilioniduecentomila/euro)ANNUI, cioè circa 23 miliardi vecchie lire (spaventoso vero???).
Bene tale appalto fu aggiudicato nel mese di settembre 2016 alla società CAMASSA AMBIENTE, con la quale a seguito di due provvedimenti, il primo per inadempimento cioè non veniva svolto bene il servizio e successivo provvedimento interdittivo antimafia, l’AMMINISTRAZIONE SPINA interruppe ogni tipo di rapporto(non entro nel merito altrimenti mi servirebbero giorni per spiegare).
A seguito di tale accadimento è subentrata l ‘azienda AMBIENTE 2.0 , nel rispetto della normativa, assumendosi oneri ed onori di tale servizio.
Ad oggi la situazione è sotto gli occhi di tutti e come descritto nel titolo si è voluto cambiare tutto per non cambiare nulla. I cittadini e le imprese sono esausti per gli aumenti spropositati della Tari ricevuti in questi anni rispetto ad un servizio non adeguatamente corrispondente.
AMBIENTE 2.0 vien fuori con un comunicato in cui scrive che non è colpa loro, il SINDACO risponde che ognuno si deve assumere le proprie responsabilità.
Nel frattempo la città è sporca , le nostre campagne e la nostra zona industriale i nostri siti di maggior pregio storico culturale sono invasi da buste di immondizia lasciati da INCIVILI, insomma siamo all’assurdo.
PROPOSTE:
avevamo proposto un tavolo di concertazione prima che ripartisse il servizio dell’azienda AMBIENTE 2.0 , al fine di poter ridefinire nei limiti del possibile le fasi della gestione, per intenderci, la raccolta domiciliare e non il porta a porta per gli ALLETTATI, GLI ANZIANI I PORTATORI DI HANDICAP, materialmente impossibilitati a portar giù i mastelli seppur pagano regolarmente la TARI, Bidoni più grandi nei condomini con il rispetto degli orari e dei giorni per il relativo ritiro.
Isole ecologiche mobili sparse in più punti della città che permetterebbero a coloro che non sono asserviti di poter depositare i propri rifiuti correttamente differenziati.
Apertura di nuove isole ecologiche sul territorio. Ed infine ciò che prevede la STRATEGIA RIFIUTI ZERO, delibera presentata dai consiglieri di opposizione Gianni Casella , Pierpaolo Pedone , Giorgia PreziosaMaurizio Parisi , l ex assessore Alfonso Russo , approvata all’unanimità dal consiglio comunale e mai attuata.
Mi riferisco espressamente alla TARIFFAZIONE PUNTUALE e cioè pagare la tassa rifiuti in base alla quantità prodotta e quindi meno si produce più si differenzia MENO SI PAGHEREBBE.
Gli effetti di tale strategia porterebbero le percentuali della differenziata ad oltre il 70% e così facendo si risparmierebbe l’ecotassa , si abbatterebbe il costo di smaltimento e si venderebbe il rifiuto che produrrebbe introito di denaro a favore della comunità.
Se aggiungessimo un attenta procedura per stanare gli EVASORI che a dire degli uffici risulterebbero 5000 , si produrrebbe un risparmio e un minor costo annuo di oltre 5 milioni di euro che verrebbero spalmati sull’intera cittadinanza facendo risparmiare la TARI per un buon 30/40% in meno.
Non è un mia invenzione e non sono numeri gettati così su un foglio, ci sono comuni in Italia come Capannori, Scampia Catania pensate un pò, insomma oltre 2000 comuni che hanno attivato tale procedura e strategia e basta vederne i risultati sui relativi siti.
Ecco questo è quanto si dovrebbe fare, l’unica strada , l’unica verità.
Mi chiedo perchè si rimane fermi e impassibili difronte a tutto questo scempio e la risposta l’ho trovata… SI ASPETTA LA CAMPAGNA ELETTORALE..
poi non ditemi che non ve l’avevo detto..

Gianni Casella

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