Bisceglie esclusa su riduzione differenziata, Di Pierro replica a Casella: il solito sciacallaggio politico

Bisceglie non riceverà finanziamenti regionali per la raccolta differenziata per aver presentato la domanda fuori tempo massimo. Novità fatta emergere dal Consigliere comunale Gianni Casella.  Che, commentato la “brutta notizia” aveva dichiarato anche che «bastava chiedere all’assessore Caracciolo o direttamente ad Emiliano come far la domanda in tempo utile…».

Condannando l’accaduto, Casella aveva anche rimarcato che «Anziché pensare alla decadenza e al cambio di assessori, Spina e compagnia avrebbero potuto dedicare il loro tempo a pensare alle cose serie. Eppure siete tutti del PD».

Nella tarda serata non è mancata la replica alle sue esternazioni. E’ giunta per bocca del consigliere comunale Enzo Di Pierro:

«Il consigliere Casella come sempre non perde l’occasione per censurare le responsabilità dei dirigenti quando questi non ottengono finanziamenti regionali. Non ricordo a memoria alcun intervento del consigliere Casella per proporre la partecipazione a bandi ai quali il Comune di Bisceglie partecipa e arriva quasi sempre nelle prime posizioni.

In questa circostanza lo sciacallaggio politico del consigliere Casella ha fallito il bersaglio in quanto il piano di investimenti per realizzare in modo definito la raccolta differenziata nella città é completamente a carico del gestore privato (al momento Ambiente 2.0).

Il ritardo con cui, quindi, il dirigente del settore ha presentato la domanda di fatto non incide sulle tasche dei cittadini ma semplicemente conferma in modo pieno l’impegno finanziario del gestore del servizio che dovrà attuare completamente a sua cura e spese il progetto di gara con tutti gli investimenti infrastrutturali e i mezzi previsti dall’offerta oggetto di aggiudicazione. Sono certo che questo sia sfuggito al consigliere Casella: è giusto segnalare il ritardo della domanda ma è anche giusto ricordare che è compito dei gestori privati effettuare gli investimenti fino all’ultimo centesimo (diverso sarebbe stato se il gestore fosse stato completamente pubblico).

Insomma, il consigliere Casella questa volta sembra essere stato distratto e forse ha dimenticato che il ritardo del dirigente ha di fatto danneggiato il gestore Ambiente 2.0 che dovrà sostenere il progetto fino in fondo con il relativo carico finanziario».

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