A Bisceglie il progetto terapeutico per pazienti affetti da demenza: «Doll therapy»
Nel centro anziani “Storelli” di Bisceglie c’è una terapia innovativa, un nuovo progetto terapeutico: la «DollTherapy», o anche conosciuto col nome di “cura della bambola”.
Rientra nella categoria delle terapie non farmacologiche rivolte a pazienti affetti da demenza che presentino i sintomi comportamentali e psicologici tipici della loro patologia. Il suo fine è ridurre le reazioni e i comportamenti impropri attraverso tecniche che prevedono la sollecitazione sensoriale ed affettiva.
«Grazie alla disponibilità del direttore generale don Fabio Daddato – si legge in comunicato – e sotto la guida di un ormai collaudato gruppo di professionisti hanno pensato di inserire fra le varie attività terapeutiche anche una nuova opportunità di recupero per gli ospiti del centro. Nel corso di un meeting tenutosi lunedì 2 ottobre presso il centro, è stata introdotta la «terapia della bambola».
Anche le bambole utilizzate per il trattamento non sono “giocattoli” comuni, come potrebbe sembrare a primo acchito. La Empathy Doll, prodotta interamente in Italia, ha caratteristiche particolari: capelli scomposti, braccia e gambe allargate (quasi a voler abbracciare chi la tiene), peso distribuito (per somigliare ad un neonato), sguardo non diretto (per non mettere a disagio chi la guarda), tratti somatici appositamente studiati per favorire l’accoglimento attivo da parte dell’anziano.