Divinæ Follie, “don Vito” bacchetta i giornalisti che raccontano senza essere stati “sul luogo del delitto”
Ill.mo Sig. Giornalista, referente delle notizie di tutti i giorni, comprese quelle notturne, a cui di solito la categoria dei giornalisti e lei per questo modernissimo paese, racconta ciò che in piena notte succede di scandaloso o anche peccaminoso o altre assurde notizie a volte non vere perché non sono altro che notizie raccolte dalla strada e non vissute in prima persona e quindi veraci e non falsate.
Mi corre l’obbligo in qualità di proprietario e di licenziatario di precisare a chi scrive senza aver calpestato la sala ricevimenti Mastrogiacomo, e come semplicemente dicono i ben informati, soprattutto chi c’è stato, si è ballato a piano terra e non al primo piano.
La differenza è enorme perché da una visione diversa di quanto avrebbe visto se ci fosse andato personalmente prima di scrivere l’articolo.
Ciò premesso, tutto il resto è falso e di natura tendenziosa perché sono articoli soggetti a modifiche per comodità.
Premesso quanto sopra ogni ulteriore precisazione sarebbe dovuta avvenire da parte mia, unico testimone interessato che avrebbe dovuto intervistare e non l’ha fatto e, quindi, da domani non comperò più il quotidiano in quanto lei scrive dormendo da casa sua.
Io sottoscritto Vito Matrogiacomo sono cosciente e lo sono sempre stato dal primo giorno della attività della discoteca.
Forse avrò commesso un reato burocratico o amministrativo ma in compenso, negli anni passati al Divinae Follie non ci sono stati atti di stupri, violenze sessuali, ed altre porcherie, perché sono stato intransigente ed accorto in tutte le cose, ho garantito ai genitori la sicurezza dei loro figli fin dentro i parcheggi, l’estraneità delle droghe e soprattutto dei loro venditori.
Qualcosa burocratico potreste anche farmelo passare, non fosse altro perché in passato ho garantito i genitori, ed oggi i loro figli.
Ho solo cercato di non lasciare soli in mezzo alla strada o in loschi locali, dove si può anche morire per un calcio ricevuto o per una stupida lite tra ubriachi e imbecilli in cerca di assurdi divertimenti.
Non potevo ottemperare all’impegno preso con i manifesti per mancanza di certificati oltre che di carenza di liquidità per finire il Divinae come prestabilito. Per non essere ancora una volta chiuso ho rischiato di ingenuità perché c’era la serata di Halloween, ed in Puglia l’ha portata al Divinae Follie dall’Inghilterra mia figlia Titti per amore di crescita nella nostra Bisceglie.
Pertanto, abbiate la bontà di non recriminare oltre.
Quello che è stato sequestrato non è altro che una sala di attesa denominata “Giardini d’Inverno” situata a piano terra davanti alla sala ricevimenti, nata dopo il “Dininae Follie”. Quindi abbiate un po’ di riguardo, sto pagando già un alto prezzo per la sola vita sociale del nostro paese.
Grazie di tutto, compreso un veloce dissequestro di quella parte minimale ed aggiungete un finale di sostegno per il futuro che sarà più grande e più ricco per il paese che tutti amano, senza violenza.
Grazie, Vito Mastrogiacomo.
Caro don Vito nn si dimentichi che io personalmente sono stato massacrato dai vostri cani sciolti (butta fuori ) nella sua discoteca alla quale ho riportato gravi lesioni personali ci è mancato poco che ci rimettersi la vita . Senza parlare della mia denuncia finita x un giro burocratico senza dilungarmi più di tanto finita a suo favore forse perché si parlava di Don Vito nei tribunali. Cmq sia nessuno di voi si è di verificare personalmente il mio stato di salute all’epoca .Anzi si schiaccia sempre il più debole. Ma grazie a Dio che esiste oggi sto bene mi auguro di nn trovarsi mai nei miei panni ma Due e grande ed avvolte punisce chi nn merita.