IL DISCORSO DEL PRESIDENTE (di Pasquale Consiglio)
Il mio nome è Musumeci
per gli amici sono Nello
Son cresciuto a pasta e ceci
che m’han reso ancor più bello
Sul mio volto ho un bianco “pizzo”
perché devo ricordare
che in Trinacria solo un vizio
ti permette di campare
Sono qui per ringraziare
elettrici ed elettori
che m’han fatto diventare
Presidente con allori
Dico grazie a quei compari
indagati o condannati
che in silenzio e senza spari
gli avversari li han fermati
I lor voti sono stati
il legame col passato
Noi sarem a loro grati
con un bell’assessorato
Grazie a tutti i moderati
che non alzan mai la voce
e da tempo abituati
a portar sempre la croce
Grazie a loro son sicuro
la Sicilia tutta vostra
come ieri pur in futuro
rimarrà di Cosa nostra
Grazie a Silvio, alla Meloni
e a Matteo detto il leghista
Grandi esperti in coalizioni
per far vincer la mia lista
Grazie a lor la mia vittoria
ha impedito ai Cinque stelle
di cambiar la vecchia storia
che non porta mai novelle
Grazie a chi non ha sentito
il dovere di votare
Qui non serve un plebiscito
per andare a governare
Ora basta a ringraziare
Su mettiamoci al lavoro
Se possiamo ancor spolpare
l’osso che han lasciato loro
I compari di Crocetta
al governo in questi anni
che con calma e senza fretta
han creato solo danni
Vi prometto, noi sapremo
far di meglio lo vedrete
Perché noi avanti andremo
solo al suon delle monete
Ogni appalto ogni questione
che in futuro ci sarà
sarà dato in concessione
a chi più ci offrirà
Non facciamoci illusioni
non si grida qui: Onestà!
Ma dai tempi dei baroni
vige solo l’Omertà!
PASQUALE CONSIGLIO