Simone (Pd): “Bisceglie 2018” non può cambiare le carte in tavola
A distanza di 9 giorni viene partorita una stupenda risposta “seria e ponderata” che leggo a nome di tale Domenico Pizzi di cui non è chiaro il ruolo politico e/o amministrativo nell’ambito della coalizione Bisceglie 2018. Avrei preferito la risposta del coordinatore del movimento auspicando che la firma del Signor Pizzi non sia il pretesto per una ulteriore smentita o marcia indietro circa il contenuto delle sue “stupefacenti” dichiarazioni.
Non intendo replicare, ma come cittadino biscegliese un po’ preoccupato vorrei chiedere: “Ma questi 500 euro che Bisceglie 2018 vuole far pagare agli imprenditori-cittadini biscegliesi che sono? Una tassa, un contributo o altro?”
Quanto alla TARI al Signor Pizzi non mancherà di chiedere ai suoi amici di Forza Italia il perché a livello nazionale abbiano votato la trasformazione (termine poco tecnico, ma che rende l’idea) della TARSU in TARI, cioè in una tariffa che non può essere ridotta dai singoli comuni.
E poi un’ ultima domanda al suo amico Sergio Silvestris: “perché quando era responsabile della differenziata nell’amministrazione Spina ha festeggiato il raggiungimento della percentuale del 13% ed oggi contesta l’avvenuta quadruplicazione al 66% dell’amministrazione Spina- Fata?”
E l’ultima davvero: “perché l’allora consigliere delegato di Forza Italia non ridusse la TARI? Avrà scoperto solo oggi la ricetta miracolosa?”
A Bisceglie 2018 l’ardua risposta (spero senza lacchè), ai posteri le sentenze democratiche.
Gaetano Simone
Presidente della Commissione comunale Affari Istituzionali
P.S. Senza manine!!INTELLIGENTI PAUCA.