“Caro Babbo Natale…”, la lettera di un commerciante ambulante
Caro babbo, sono un commerciante ambulante e vorrei chiederti un consiglio.
Ho tre figli, già ragazzi e come saprai con molte esigenze.
Per Natale vorrei accontentare le loro richieste ma non posso!
Quest’anno abbiamo attraversato periodi difficili, prima la neve che ci ha bloccati per quasi un mese, poi il caldo torrido di questa estate che ha bloccato le vendite.
Purtroppo lo stato non ci tutela come categoria, anziché darci un rimborso, ci ha raddoppiato le tariffe dei posteggi e della tassa sui rifiuti.
Ma la cosa più assurda e che ha recepito una direttiva europea che mette a bando le nostre aziende individuali.
Potresti consigliarmi di chiedere aiuto alla Chiesa o al comune, come fanno tanti parassiti che non hanno voglia di lavorare, ma noi ambulanti piuttosto ci ammazziamo che elemosinare!
Vorrei chiederti tanta serenità, tanta pazienza, perché ho esaurito le mie risorse e temo di poter commettere qualche sciocchezza!
Ah dimenticavo, ai miei figli darò il mio amore, un forte abbraccio e un bacio affettuoso, non costano nulla ma valgono tanto!
Donato Gala
Venditore Ambulante