Un plauso a Boccia. E uno a Silvestris
A conclusione di una settimana durante la quale Bisceglie è stata epicentro della politica nazionale, con la manifestazione Digithon che ha portato in città il cuore della politica e del potere italiano, si tirano le somme e si fanno piccole considerazioni.
Innanzitutto, un primo apprezzamento va a al parlamentare Francesco Boccia. Nonostante viva lontano dalla nostra città e nonostante eletto in altro collegio, è riuscito a trasformare Bisceglie in un palcoscenico importantissimo tanto per la tipologia della manifestazione proposta (le giovani idee che “si fanno carne”) quanto per il teatro di alto livello politico, culturale, sociale.
Insomma, Bisceglie, per una settimana, si è vestita con l’abito da sera ed è entrata nelle case di tutti gli italiani perchè -finalmente- contava qualcosa.
Boccia avrebbe potuto organizzare questa kermesse a Roma, a Milano o anche a Lecce, collegio (proporzionale), come scritto in precedenza, che lo ha portato in Parlamento per l’ennesima volta. Invece, ha valorizzato la nostra città, facendola diventare importante bandiera comunicativa, politica, culturale e di potere (tra gli invitati c’erano anche quelli; ad iniziare da colui il quale sta per acquistare Mediaset).
In sintesi, un plauso va all’onorevole Francesco, primo biscegliese, sin dai tempi di Giovanni Bruni, che ha saputo inventarsi qualcosa per far bella la nostra città, allontanandola -sia pure per una sola settimana- dalle pagine di cronaca nera (per omicidi), da notizie relative a cumuli di rifiuti in ogni angolo di strada, da ridicoli teatrini politici come quello al quale abbiamo assistito in un recente passato all’interno del Pd.
Un plauso, infine, va anche a Sergio Silvestris. Che ha snobbato la manifestazione che -aldilà della bellezza ed importanza- vestiva i colori “sinistri”, per andarsene alla manifestazione nazionale “Everest 018”, organizzata da Forza Italia per i suoi iscritti e soprattutto per i giovani componenti il partito berlusconiano.
In verità, avrei preferito che partecipasse ad “Atreju”, la kermesse organizzata da Fratelli d’Italia, sempre per i giovanissimi iscritti al partito. O, ancora meglio, a Grosseto alla tregiorni di CasaPound. Ma la sua presenza ad Everest e lontano dai colori rossastri -locali e nazionali- è un apprezzabile passaggio politico che va preso in considerazione.
Un’ultima, ma importante, annotazione politica: la “sorridente” presenza del Sindaco di Bisceglie Angarano a fare da ombra a Boccia, sommata agli apprezzamenti “generosi” registrati sui social network da parte di quella parte ex Pd, oggi assessori del Comune di Bisceglie, indirizzati al Parlamentare biscegliese, sommati alla notizia (ancora ufficiosa) che una donna vicina allo stesso Boccia stia per essere nominata “addetto stampa” a Palazzo di Città, fanno concludere che ci sia un chiaro riavvicinamento tra Angarano e l’economista biscegliese. Un legame che probabilmente non si è mai sciolto e che oggi può tornare a mostrarsi pubblicamente. Con buona pace di Fata e la sua coalizione che in campagna elettorale avevano goduto del sostegno di Francesco Boccia.
Maurizio Rana