Sulla sanità non si dovrebbe fare demagogia. La polemica su un piano di riordino ospedaliero che è stato approvato dalla Regione Puglia a gennaio 2017 è sintomo di un modo di fare politica astioso e pieno di rabbia e livore. Era sin da allora previsto che l’ospedale di Bisceglie fosse considerato un ospedale di base.
Si legge nella lettera inviata dai sindacati Fials e Confsal, che il Regolamento regionale n.7 del 10 marzo 2017 disponeva già la trasformazione della cardiologia dell’ospedale biscegliese in servizio ambulatoriale senza posti letto entro il 31 dicembre 2018.
Questa Amministrazione si impegnerà a risolvere l’ennesimo problema, che nel frattempo si è trasformato in emergenza, ereditato dalla maggioranza uscente. Essendo una vicenda molto delicata che riguarda tutta la cittadinanza biscegliese, deve essere affrontata non con una logica strumentale e di puro contrasto politico, bensì con responsabilità ed una visione orientata propriamente al bene comune. Purtroppo non basta amministrare la Città per 12 anni per diventare un uomo delle istituzioni.
Atteso che la competenza è esclusivamente regionale, l’amministrazione è al lavoro e sta seguendo da vicino la questione legata all’ospedale di Bisceglie, come già accaduto pochi giorni dopo l’elezione del sindaco Angarano, quando il primo cittadino è tempestivamente intervenuto per scongiurare il rischio di chiusura del reparto di cardiologia.
Giuseppe Losapio (Consigliere Comunale di Maggioranza – Capogruppo “Bisceglie Svolta”)
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