Proroga “Ambiente 2.0”, Napoletano: «L’insostenibile leggerezza dell’essere Sindaco»

La Città di Bisceglie subisce, come una colossale presa in giro, l’ennesima proroga del servizio di igiene urbana al Consorzio Ambiente 2.0.

L’inedita Amministrazione Comunale di centrodestra, guidata (?) dal Sindaco Angarano, non solo dimostra tutta la sua impreparazione ad affrontare uno dei problemi più importanti che affliggono la nostra Città, ma si rende protagonista di un fare a dir poco sconcertante e tutto da verificare sul piano della legalità.

Partiamo dai fatti.

In primo luogo, bisogna rilevare che il Consorzio Ambiente 2.0 ha beneficiato di troppe proroghe del servizio e senza un’ordinanza sindacale che le giustificasse.

E’ singolare che tali e tante proroghe siano state disposte, dal Comune, in favore di un’azienda che non aveva i requisiti per l’aggiudicazione dell’appalto del servizio di igiene cittadina.

Che questo fosse, il Comune lo sapeva fin dalla sentenza definitiva del Consiglio di Stato, n.1347 del 5.3.2018 e, prima ancora, dal pronunciamento in sede cautelare dello stesso Consiglio di Stato, n.659 del 31.1.2018, che aveva respinto i ricorsi della stessa azienda Ambiente 2.0 avverso l’aggiudicazione del servizio per scorrimento alla Sangalli Giancarlo s.r.l.

Inoltre, perché il Comune di Bisceglie si accorge solo dopo circa un anno, dalla citata sentenza, che nessuna delle aziende partecipanti alla gara di appalto del servizio (del 2016) abbia il diritto all’aggiudicazione?

Ciò, in seguito alla determinazione del dirigente della ripartizione amministrativa n.34 del 31.1.2019 (e speriamo che non ci siano impugnazioni al riguardo!).

E ancora: come mai il Comune non risulta avere mai formalmente contestato, al Consorzio Ambiente 2.0, tutta una serie di inadempimenti contrattuali e preteso l’adempimento di quanto previsto dalle condizioni contrattuali della Camassambiente s.p.a., precedente gestore, nella cui situazione di diritto e migliorie di gara era subentrato il 2.2.2017?

Ricordiamoli.

– inesistenza di mezzi nuovi di fabbrica;

– eliminazione delle due isole ecologiche mobili;

– mancati interventi gratuiti annuali di derattizzazione (n.24), disinfestazione (n.10), disinfezione (n.6), antilarvale ed antiblatte (n.12);

– inesistenza della sistematica rimozione delle deiezioni canine;

– carente pulizia della Città, sia al centro che in periferia.

Con l’aggravante che, spesso, questi inadempimenti sono avvenuti addirittura con il consenso o l’inattività del Comune!

Invece di contestare gli inadempimenti contrattuali, l’attuale Amministrazione comunale ha, perfino, “premiato” il Consorzio Ambiente 2.0, dopo una debole trattativa e transazione, con il riconoscimento, complessivamente, di circa un milione di euro in più rispetto al costo ordinario del servizio, a mezzo debiti fuori bilancio (sconsideratamente e frettolosamente riconosciuti), il che dovrebbe comportare un ulteriore aumento, per i cittadini, della già onerosa Tari.

In buona sostanza: il Consorzio Ambiente 2.0 ha svolto così bene il proprio servizio, che non solo non ha ricevuto nessuna contestazione significativa dal Comune, ma, addirittura, ha potuto beneficiare di innumerevoli proroghe!

Nei Consigli Comunali, nei manifesti pubblici, nei comizi, i comunisti hanno sempre denunciato tutto questo ed hanno ripetutamente diffidato il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a perpetrare le proroghe del servizio alla medesima azienda.

La strada maestra sarebbe stata il rifacimento della gara per un nuovo affidamento del servizio, possibilmente con una modifica del capitolato d’appalto, in considerazione delle criticità riscontrate nell’espletamento del servizio “mastellato”.

Altro che proroghe!

Forse intimoriti da possibili guai giudiziari, gli amministratori comunali hanno consentito che il dirigente preposto (ancora senza un’ordinanza sindacale) effettuasse una trattativa privata (ergo, una “indagine di mercato”) per individuare un operatore che potesse sostituire l’Ambiente 2.0 e mettere fine, finalmente, alle estenuanti proroghe del servizio, in scadenza il 28.2.2019.

Prima invitano 10 ditte, poi altre 5, per un servizio della durata di 6 mesi e con una disponibilità da dare al Comune entro 2 giorni!

In queste condizioni, quale ditta seria avrebbe potuto dare la propria disponibilità?

Niente paura!

Il Consorzio Ambiente 2.0, benché non invitato all’indagine di mercato, ha subito provveduto a dare la propria disponibilità ad una nuova proroga di fatto del servizio (questa volta di 6 mesi, non più di 1 o 3 mesi)!

Morale della favola: stante la mancata disponibilità delle ditte invitate (comprese le 2 da ultimo “interessate”), ecco giustificata l’ennesima proroga al Consorzio Ambiente 2.0!

Questa volta, però, con “ordinanza sindacale” (n.30 del 27.2.2019), stante la necessità e l’urgenza, in gran parte determinata dai ritardi dell’Amministrazione comunale, stilata con un sostanziale copia-incolla delle determinazioni dirigenziali n.49 del 14.2.2019 (dirigente tecnico) e n.34 del 31.1.2019 (dirigente amministrativo).

La necessità e l’urgenza prima non c’erano, adesso sì!

Con la prospettiva reale di una proroga ulteriore, in favore dell’Ambiente 2.0, dopo il 31.8.2019, conseguente ad un eventuale esito negativo della “gara ponte” biennale, indetta dal Comune nelle more di un appalto centralizzato del servizio nell’ambito dell’ARO (Bisceglie-Trani-Barletta), come vorrebbe la legge: campa cavallo!

Grazie alle opposizioni, il Consiglio Comunale, all’unanimità, ha, da ultimo, fornito all’Amministrazione Comunale l’indirizzo politico-amministrativo di tornare nella sede consiliare con il capitolato della “gara ponte biennale”, evitando che fosse violata anche la disposizione di cui all’art.42, lettera e), del D.Lgs. n.267/2000.

Il Consorzio Ambiente 2.0 ringrazia, i cittadini un po’ meno!

La Magistratura avrà tutte le carte di questa matassa aggrovigliata, come possibile notitia criminis, a cura della Presidenza del Consiglio Comunale, così come espressamente richiesto in Consiglio.

Noi facciamo la battaglia politica:l’opposizione svolge il fondamentale ruolo di controllo, sforzandosi di rappresentare gli interessi di una Città allo sbando.

Spetta agli organi giudiziari, in cui riponiamo la massima fiducia, verificare se gli atti di questa vicenda siano rispondenti o meno alle norme di legge.

Il Sindaco Angarano, fin qui dimostratosi del tutto inadeguato al ruolo (e non solo sui rifiuti!), si sforzi di superare la sua insostenibile leggerezza dell’essere ed ascolti di più le forze di opposizione, che, pur nel rispetto dei ruoli, hanno quella esperienza e competenza che sono più che mai fondamentali, in questo difficile contesto storico-politico, per ridare alla Città quella progettualità di cui ha bisogno per dispiegare le sue potenzialità.

I cittadini, delusi e sconcertati dalla cosiddetta “svolta”, cominciano a perdere la pazienza.

 

Avv. Francesco Napoletano

consigliere comunale del gruppo Il Faro-PCI

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

Al via l’attività di consultazione territoriale per definire la strategia di sviluppo locale del nuovo Gal Terre di Mare

Sabato 20 aprile alle ore 11.00, negli Uffici Bisceglie Approdi in Largo Porta Mare 9 a Bisceglie, prende il via l’attività di coinvolgimento attivo della comunità locale propedeutico alla stesura della Strategia di Sviluppo Locale del nuovo GAL della Pesca denominato “GAL Terre di Mare”, che coinvolgerà i territori costieri di Barletta – Bisceglie -Giovinazzo […]

Preziosa: Angarano sperpera il denaro pubblico

«Ancora una volta il comune sperpera il denaro pubblico. Dalla procedura negoziata per l’affidamento del servizio di gestione delle aree di sosta a pagamento emerge al punto 1.2.6 dell’articolo 1 che il decespugliamento e diserbo delle aree di parcheggio spetta all’azienda  che ha conseguito l’appalto di gestione. Di conseguenza perché  sperperare denaro pubblico da utilizzare […]

Scopri di più da La Diretta 1993 Bisceglie Notizie

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading