Prorogato il contratto sui servizi di canile sanitario ad “Amici miei”
In data 1 marzo è stata emessa l’ordinanza sindacale n. 32 sul canile sanitario. La delibera stabilisce che il Comune di Bisceglie, essendo sprovvisto di un canile sanitario nonché di un rifugio di proprietà ove ricoverare, come previsto dalle norme vigenti, i cani accalappiati, ha affidato nel tempo, da ultimo con contratto repertorio n. 1148 del 19/10/2018, la gestione dei servizi di canile sanitario/rifugio per cani e dei servizi collaterali alla Ditta “Amici Miei” della Sig.ra Giulia Palazzo, titolare del canile privato con sede in Bisceglie alla via Don Pancrazio Cucuzziello sn (Contrada Crosta).
Considerato, altresì, che il predetto contratto repertorio n. 1148/2018 è scaduto in data 31/12/2018 e non è prorogabile ai sensi delle norme vigenti in materia di contratti e appalti pubblici (dlgs. 18/04/2016, n. 50 e d.lgs. 19/04/2017, n. 56), la Sig.ra Palazzo ha manifestato la propria disponibilità alla prosecuzione del servizio oltre la predetta scadenza contrattuale in conformità alle condizioni giuridico/economiche previste nel citato contratto repertorio n. 1148/2018.
Tale richiesta è stata accolta presso la stessa struttura privata alle medesime condizioni economiche/giuridiche stabilite nel citato contratto rep. n. 1148/2018, dal 01/03/2019 fino al 31/05/2019, fatta salva la possibilità di anticiparne la scadenza nell’eventualità in cui si addivenga prima del predetto termine alla individuazione del soggetto privato affidatario del servizio in conformità alla normativa vigente in materia di tutela degli animali da affezione e in tema di appalti e contratti pubblici.
Per ragioni funzionali e constatata la necessità dell’ interesse pubblico, sarà garantita la continuità dell’essenziale servizio in oggetto mediante l’adozione di provvedimenti contingibili e urgenti ai sensi dell’art. 50 del d.lgs. 18/08/2000, n. 267 e come previsto dall’art. 32 della legge 28/12/1978, n. 833 e dall’art. 117 del d.lgs. 31/03/1998, n. 112, al fine di assicurare la tutela della salute pubblica nonché di prevenire l’insorgenza di gravi emergenze sanitarie che potrebbero derivare dal fenomeno del randagismo con gravi ripercussioni sulla pubblica incolumità e sull’igiene pubblica e per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle procedure finalizzate all’affidamento in gestione dello stesso servizio.
Annamaria Iannelli