Giulia aveva solo 17 anni, quando e’ deceduta per bulimia, per questo suo padre, Stefano Tavilla, ha realizzato una serie di iniziative che hanno portato, lo scorso 15 marzo, alla VIII Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla. Una manifestazione che è stata sancita dalla presidenza del Consiglio il 19 Giugno 2018 e riconosciuta Istituzionalmente come Giornata Nazionale Contro i Disturbi dell’ Alimentazione.

Questa giornata fu promossa per la prima volta nel 2012 da: “ Mi Nutro di Vita”, Associazione di Pieve Ligure nel genovese.

In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, la FIDAPA BPW sezione di Bisceglie distretto sud est, ha promosso un incontro presso la Mondadori Bookstore intitolato: “ Solo l’Amore Sazia”.

Vinciamo insieme le cause dei disturbi del comportamento alimentare e gli stereotipi, all’insegna dell’accettazione e della valorizzazione di se.

Questa giornata rappresenta un sostegno a quanti stanno ancora lottando e ha l’ obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare ( D.C.A. ) Anoressia, bulimia, obesita’ B.E.D. ( Binge Eating Disorder ) ovvero, disturbo da alimentazione incontrollata, EDNOS ( Eating Disorder Not Otherwise Specified ) ovvero, Disordini Alimentari, Non Altrimenti Specificati e tante nuove forme; disturbi, questi, studiati a fondo anche dal Professor inglese Christopher Fairburn.

In tutta Italia sono stati organizzati eventi di vario genere, tra cui convegni, presentazioni di libri, banchetti informativi e colorazioni lilla di fontane/ monumenti.

Quello promosso dal sodalizio biscegliese ha focalizzato l’ attenzione, su come l’ accettazione e la valorizzazione di se, siano fattori protettivi rispetto al rischio di malattie e fattori di cura, nel percorso di guarigione dai D.C.A.

La presidente della Fidapa Lia Storelli, ha presentato le due relatrici, la dottoressa Rosalba di Pinto psicologa e psicoterapeuta sistemico coppia e famiglia e la dottoressa Maria dell’ Olio, psicologa e psicoterapeuta che esercita la sua professione presso il Centro di Salute Mentale di Bisceglie e l’ ambulatorio del D.C.A. dell’ ASL- BAT Ospedaletto di Trani.

All’ evento erano presenti anche le squadre della scuola di calcio Bisceglie A5 femminile, della under 15 – esordienti e la under 17.

Dell’ Olio ha asserito come il cibo non sia solo un problema angosciante, ma e’ anche nutrimento e trasmette amore e piacere, infatti insieme all’allattamento, e’ il primo impatto che abbiamo da piccoli, in seguito, sara’ la causa di una serie di problematiche da attribuire alla nostra cultura che impone un modello fisico esile, causando crisi, rispetto alla propria immagine in soggetti fragili. Ad esserne colpiti sono ragazze/i e persone adulte.

Il disturbo del comportamento alimentare, porta il soggetto ad una forma di appagamento con il cibo, ed in seguito al pentimento, c’e’ un’emotivita’ e affetto, che crea un circolo vizioso, dal quale a volte e’ difficile uscirne. Oggi, su 100 ragazzi dai 12 ai 25 anni, 15 persone, hanno Disturbi del Comportamento Alimentare.

Per la psicoterapeuta Di Pinto, le cause del cattivo rapporto con l’alimentazione, sarebbero spesso da attribuire anche ai genitori, che forniscono il cibo ai propri figli, per il loro atteggiamento comportamentale.

I canoni di bellezza nella nostra societa’ sono rigidi. Spesso ricorriamo alla chirurgia estetica per seguire quel modello che la nostra cultura ci impone.

Se andiamo a ritroso nel tempo, notiamo come negli anni 20 la donna era un po’ mascolina, negli anni 40/50 sono in evidenza le curve sinuose, nei 60/70/80 il loro fisico diventa esile, mentre ai giorni nostri, viene richiesto un fisico snello, con muscoli ben tonificati, in modo che si possa avere piu’ energie.

I media inviano messaggi controversi, come mangiare sano, ma pubblicizzano cibi gia’ preconfezionati, ricchi di grassi e zuccheri cosi’ come le bibite energizzanti e la pubblicita’ della melatonina per chi non riesce a dormire.

Anche la barbie e’ un modello errato, la sua immagine, viene imposta nei paesi occidentali e si allontana dai canoni estetici rispetto ad una ragazza nella norma.

Quali sono i motivi per cui ci mettiamo a dieta?

Per la psicologa dell’ Olio, i motivi sono molteplici, dalla malattia ai motivi estetici, dal sovrappeso, alla paura di ingrassare o di essere giudicati.

Purtroppo le diete fai da te sono rischiose,- ha sottolineato -a volte pero’ ci vengono imposte, perche’ viviamo in un contesto sociale dov’ e’ necessario dimagrire, come chi frequenta la danza, chi fa sport, chi lavora nella moda ecc.

Le diete provocano irritabilita’ la denutrizione puo’ far sviluppare sintomi psicopatologici, il rischio per i soggetti anoressici sono un disturbo psichiatrico grave, molti muoiono non solo per il denutrimento, ma anche perche’ e’ subentrata la depressione, fattori rischio sono la caratteristica di personalita’, bassa autostima, perfezionismo patologico, intolleranza alle emozioni, conflitti interpersonali, avere il controllo sul cibo e eventi stressanti .

Le pazienti anoressiche spesso negano la loro magrezza. Lo stato psichico influenza il loro modo di vedersi. Queste persone si vestono con maglioni larghi, non vanno a mare, non si spogliano in palestra, e si isolano socialmente.

Il senso della giornata del fiocchetto lilla, e’ quella di uscire da questo tipo di patologia.

Se abbiamo un sospetto nei confronti di qualcuno/a che soffre di questo disturbo, occorre parlarne in privato, aiutarla e non giudicarla, non darle consigli su come dovrebbe comportarsi e invitarla ad andare da uno specialista, solo in questo modo, si fara’ prevenzione.

Al termine della serata, la giovane scrittrice di talento Flavia Fiore, ha letto con la dottoressa Dell’ Olio, alcuni stralci, tratti dal suo secondo libro intitolato: “ Il Sorriso Mancante”, nel quale viene raccontata la storia di Agnese, una ragazza con Disturbi Comportamentali dell’ Alimentazione, che nonostante tutto cerca di sorridere.

Antonella Salerno