LA STORIA DEL RE…TRAVICELLO (di Nicola Ambrosino)
una satira politica…di storia locale amministrativa, d’un “allegro” Comune pugliese.
Ho sognato, poveretto,
un buon Re, per cuscinetto;
posto a capo d’un Reame…
dalle losche e oscure trame.
I furboni, con gli onori…
diventarono assessori…
e con un silente fare…
li vedemmo…comandare.
Sui terreni del Levante
l’obbiettivo era lampante,
quella terra…edificare,
mentre s’era a governare.
Arrivarono un bel dì… dei soldoni al Cinque Gì,
ed ognun, con un pretesto…
incassò pecunia e…resto.
A chi osava protestare…
si diceva: “Vuoi bloccare…
il futuro ed il progresso?”;
additandolo per fesso!
Al buon Re, di poco slancio…
gli bocciarono il bilancio…
e al Reame, ormai smorto…
disse: “Non me ne sò accorto!”.
“Sarà stata la pressione…
della forte opposizione,
che per ovvie sue ragioni…
pone sempre dei bastoni!”.
Il Reame, da quel dì…
con l’attacco del Piddì…
fu schernito a ogni livello…
con il Re…suo travicello.
Ma la storia, Amici cari,
tra ricorsi con denari,
si racconta…in ogni bar…
e condanne avanti al TAR!