Chiusura mercato del pesce, Spina: «Danni agli operatori, ma anche alle casse del Comune»
«Il c.o.c., di cui tanto parla il sindaco, con all’interno tecnici e medici di livello come il dott. Fontana, viene ascoltato almeno? Il dott. Fontana ha espresso un parere negativo sulla riapertura delle librerie in un momento in cui i casi di Bisceglie aumentano a 58 (quelli ufficiali..). Perché questa amministrazione e’ cosi cocciuta per alcuni settori (come il mercato del pesce) e poi così aperta verso la Casa Divina Provvidenza (dove invia mascherine non si s a neanche se sufficienti o meno come strumenti di protezione) o verso le librerie, la cui apertura potrebbe mettere in moto miriadi di bambini per la città con il pericolo che tocchino oggetti giostrine ecc. per strada. Un sindaco che apprende che non vengono utilizzati adeguati strumenti protettivi nei luoghi dove ci sono già una cinquantina di casi, non può far finta di niente e mandare qualche mascherina pensando di lavarsi la coscienza e di evitare cosi’ un qualche reato omissivo . Stiamo assistendo a una tragicommedia di cui avremmo apprezzato la parte anche comica, se non ci fossero state in gioco le vite di tutti noi. Intanto, continuiamo a restare in casa, perché di fronte a istituzioni incapaci di tutelare, per debolezza o altri interessi, la comunità, i cittadini si devono difendere da soli!
Il Comune deve fare i lavori e le opere necessarie per mettere in sicurezza la vendita. I titolari di concessione sono obbligati a pagare un canone ma l’area è’ pubblica. Il sindaco con ordinanza ha derogato al dpcm su vendite alimentari. Se non si fanno lavori urgenti il periodo di chiusura rischia di creare danni alle casse comunali. Almeno per i canoni che naturalmente i titolari di posteggio non pagheranno chiedendo lo “sgravio” al Comune. Se il sindaco avesse accettato la nostra proposta di collaborare in commissione con lui, gli avremmo spiegato questi problemi e avremmo garantito gli operatori commerciali e il diritto alla salute in modo rispondente alla legge e senza violare il dpcm e senza arrecare danni alle casse comunali già disastrate da innumerevoli errori amministrativi. Riconoscere le proprie mancanze può essere un atto di grande umanità e utilità qualche volta….».
Lo dichiara il consigliere comunale Francesco Spina.