Il giovane De Toma: «La mia maturità!»
Oggi non si conclude solamente il liceo, ma un ciclo di studio durato ben 13 anni.
L’emozioni vissute in questi anni sono indescrivibili e rimarranno impresse per tutta la vita; in particolare questi ultimi due anni, ho avuto l’onore di poter rappresentare gli studenti a livello scolastico e regionale e questo mi ha portato a crescere notevolmente dal punto personale e interpersonale. Ho cercato sin dal primo momento di ricoprire al meglio queste cariche, mettendo sempre al centro i diritti e doveri degli studenti,portando avanti diverse iniziative,che rendevano noi giovani protagonisti della società, in quanto noi siamo e saremo i cittadini dell’oggi e del domani, e abbiamo il diritto e il dovere di metterci alla prova, in modo tale da creare una futura classe dirigente, basata su sani ideali e principi. La fine della scuola superiore rappresenta il momento dell’ingresso nel mondo degli adulti, poiché non siamo più teenagers, molti inizieranno a lavorare, altri frequenteranno l’università, altri ancora lavorareranno per poter pagare le tasse universitarie, senza pesare sui propri genitori, oppure andranno a studiare fuori dalla’Italia, anche se “non voglio che i giovani cambino paese, ma voglio che i giovani cambino il paese”.
È un momento di scelta dove si decidono le sorti del proprio futuro, bisogna fare una scelta consapevole e coerente seguendo le proprie inclinazioni e passioni.Concludo ringraziando tutti coloro che mi hanno sostenuto e aiutato nel corso di questi anni, in particolare il professori, il personale Ata , gli studenti e i miei amici, ad maiora semper.
ALBERTO DE TOMA