I lavoratori delle mense scolastiche ignorati dalle Istituzioni: la loro lettera
Come già noto, il Comune di Bisceglie – in accordo con gli istituti scolastici -, non fa partire il Servizio Mensa. Tutt’ora non sono chiare le ragioni che hanno indotto e continuano a indurre a tale decisione, in particolare considerando alcuni aspetti fondamentali:
1) i numeri ancora molto bassi di contagio nella nostra città nel mese di Settembre
2) le scuole come luogo sicuro per via dei protocolli di sicurezza applicati
3) la mensa, parte integrante della didattica, valutata unanimemente come momento educativo, di convivenza civile, consolidamento delle buone maniere: tutti aspetti di forte valenza formativa e sociale
4) l’interruzione del servizio a Marzo e il mancato recupero dei mesi non fruiti fino al termine dell’anno scolastico 2019/2020.
Molto probabilmente potremmo attribuire questa decisione alla mancata programmazione e organizzazione durante i mesi estivi per la ripartenza della scuola e del servizio stesso, con una evidente sottovalutazione del disagio pesantemente subìto da chi opera nel settore. Con una conseguenza gravissima: non aver garantito un pasto caldo e nutriente a quei bambini fortemente colpiti dal disagio economico legato alla pandemia.
Una situazione allarmante quella che stiamo vivendo, che sta suscitando non pochi timori sul nostro futuro lavorativo, generati purtroppo da quella che appare come inerzia o inefficienza amministrativa.
Sono trascorsi tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico e non abbiamo ancora capito come il Comune di Bisceglie intenda affrontare questa urgenza. L’unica cosa che emerge da Palazzo S. Domenico è che si sta approntando un’ulteriore gara, dopo la prima andata deserta.
La nostra impressione è però che si stia perdendo del tempo prezioso: considerando gli aspetti burocratici e di organizzazione legati ad una gara pubblica, ci viene spontaneo presupporre che forse il Comune vorrà attendere il prossimo anno scolastico 2021/2022, oppure la fine – del tutto aleatoria – della pandemia.
Questa situazione sta aggravando ulteriormente la già pesante condizione economica e sociale subita dai lavoratori del settore. Aggiungiamo che, in conseguenza della sospensione estiva, non abbiamo diritto ad alcun trattamento economico di ristoro: a tal proposito, in assenza di provvedimenti che consentissero la ripresa lavorativa, era lecito attendersi da parte delle Istituzioni la decisione di destinare una parte dei fondi per l’emergenza Covid, sotto forma di Bonus Straordinario una tantum, agli stessi lavoratori, garantendo loro almeno un minimo sostentamento.
Con questo nostro accorato appello invitiamo l’amministrazione a confrontarsi senza indugio con i lavoratori, informando gli stessi sulle azioni intraprese e le tempistiche previste per la risoluzione del pressante problema.
I lavoratori delle mense scolastiche