Covid, a rischio chiusura tutte le società dilettantistiche pugliesi
Lo sport dilettantistico pugliese è quasi al collasso e decine di società sono a rischio fallimento per colpa della pandemia Covid e l’interruzione di attività e campionati. A lanciare l’allarme oggi sono stati presidenti della Federazione Nuoto Puglia, Nicola Pantaleo, e della Lega Calcio dilettantistica e giovanile Vito Tisci, ascoltati in II commissione consiliare pugliese. “Servono risorse, aiuti e attenzione”, hanno detto i due presidenti. In particolare, la Fin sollecita finanziamenti a fondo perduto per dare una boccata d’ossigeno alle circa settanta società natatorie e chiede una riduzione delle tariffe Aqp per l’acqua nelle piscine. La gestione degli impianti per il nuoto e’ particolarmente onerosa, 30-40mila euro al mese per le strutture più piccole, spese che “non è possibile sostenere”.
Anche il calcio dilettantistico e giovanile è allo stremo: 700 società sono a rischio e 35mila tesserati potrebbero ritrovarsi senza un riferimento. Tutte le attività agonistiche e formative (corsi e scuole calcio) sono bloccate dal 25 ottobre 2020, ha fatto presente il presidente Tisci. Al momento si cercherà di far ripartire a marzo il campionato di Eccellenza, con nuovi protocolli, ma servono fino a 400 euro a settimana per i tamponi antigenici. Da qui la richiesta di contributi straordinari in denaro a favore delle società o anche in materiali: tamponi somministrati dalla sanità pubblica.