Bisceglie – Santa Rita, la Santa della Rosa e della Spina – Parrocchia S. Adoeno
Ogni anno dal 1965 in Sant’Adoeno si svolgono “I 15 Giovedì di Santa Rita” in preparazione alla memoria liturgica della Santa che ricorre il 22 maggio. “I 15 Giovedì” sono stati approvati dalla Chiesa per commemorare i 15 anni che Santa Rita portò sulla fronte la ferita arrecatale dalla spina, dono del crocifisso, sposo della sua anima. Tutti i fedeli accorrono ogni giovedì, a partire dal 4 febbraio, alla parrocchia abbazia di Sant’Adoeno in Bisceglie per onorare la Santa dei casi impossibili; vi arriva tutta la città di Bisceglie. “I 15 Giovedì di Santa Rita” saranno anche trasmessi in onda streaming sul canale facebook dell’Associazione Santa Rita da Cascia (Bisceglie – S. Adoeno).
L’Associazione a lei dedicata, presieduta da Isa Misino, e operante nella parrocchia di Sant’Adoeno è una forza di amore di fedeli che, partecipando alla vita comunitaria della parrocchia, portano avanti la spiritualità della Santa nei vari ambienti in cui vivono, secondo quella spiritualità dell’indole “secolare” propria dei laici, inaugurata dal Concilio Vaticano II. Questo avviene grazie alla guida sapiente dell’Abate, il padre spirituale, il can. Paolo Bassi.
Santa Rita, con la sua vita, è stata una donna a tutto tondo da semplice ragazza a madre, sposa e monaca. Ha vissuto così pienamente da laica il suo essere cristiana: per questo in lei molte donne si sentono rappresentate e capite nella loro femminilità. A lei si rivolgono milioni di persone e, in particolare, di donne che si sentono comprese nelle loro difficoltà e nei loro desideri e, inoltre, a lei si affidano per le sospirate grazie che, per la sua potente intercessione, il Signore molto spesso concede.
Ha spiegato don Paolo Bassi: «Ve ne sono di veramente prodigiose. Una per tutte verificatasi nella nostra parrocchia, quella relativa alla ricrescita miracolosa del dito indice di un giovane iscritto alla nostra associazione e anche molte altre grazie di ordine spirituale, morale e temporale. Questa è una delle testimonianze significative della presenza viva di Gesù in mezzo a noi che quando era in terra passò per guarire e liberare. Il “miracolo” più grande si verifica continuamente con la conversione dei cuori che Santa Rita riesce a realizzare con la sua intercessione. La spina e la rosa la rappresentano appieno perché indicano quanto sia necessaria la conformazione a Cristo Crocifisso e risorto; il farsi carico delle sofferenze dei fratelli e delle sorelle in difficoltà, facendo in modo che l’amore di Dio, come ‘una rosa profumata’, permette al dolore di non avere l’ultima parola. Rosa e spina sembrano parlarci di come deve essere portata con responsabilità e con amore la nostra vita. Rita ci insegna a scorgere il profumo di Dio in ogni circostanza della vita e a sentirne la fragranza sempre come vittoria della forza di Dio sulle nostre spine».
Il dono della Rosa nel giorno della festa è quindi l’invito a scorgere il piano provvidenziale di amore di Dio in noi e attorno a noi.
L’invito è aperto a fedeli e cittadinanza.
FRANCESCO SINIGAGLIA