Tribunale dei Diritti del Malato: “Ufficio Invalidi a Bisceglie chiuso da più di un mese. Si intervenga”
Con una nota inviata a Direttore generale Asl Bat, al presidente della regione Puglia, al presidente commissione regionale sanita, al sindaco di Bisceglie, il Tribunale dei Diritti del Malato ha segnalato l’interruzione delservizio da parte dell’ufficio invalidi presso l’ospedale di Bisceglie dal giorno 15 Giugno. Di seguito il testo della nota.
Con la presente, si desidera portare all’attenzione delle suindicate autorità una situazione preoccupante generata dalla sospensione-interruzione a Bisceglie del servizio e ufficio degli invalidi civili. Si tratta di un servizio socio-sanitario di rilevantissima importanza nella città di Bisceglie, la cui interruzione sta provocando seri danni ai cittadini, specie a quelli appartenenti alle fasce più fragili.
Questo Tribunale sta ricevendo da diversi giorni numerose e diffuse proteste da cittadini-malati e da invalidi che si recano presso l’ufficio Invalidi civili per ottenere informazioni o espletare pratiche amministrative di importanza vitale per molte persone e che, con grande e amara sorpresa, trovano l’ufficio chiuso e vengono informati dal personale di portineria di recarsi presso l’ufficio di Trani.
Questa situazione di enorme disagio investe anche molte persone anziane che molto spesso, non avendo mezzi disponibili, non possono recarsi a Trani per le dovute visite rischiando così di perdere indennità e provvidenze fondamentali per la loro vita. Si ritiene che non sia possibile lasciare una città di circa 55.000 abitanti senza questo servizio; si sottolinea che tale situazione di grave disagio non può non essere letta come mancanza di Tutela dei diritti di ogni malato e di ogni cittadino, e pertanto si chiede un immediato e autorevole intervento per il ripristino del servizio.
Questo tribunale in attesa di una risposta esauriente si riserva ogni altra azione a tutela del diritto della salute di tutti i cittadini malati e sofferenti.
Il Segretario cittadino del Tribunale del malato Onofrio Caputi