Giustizia, Galantino (FdI): “Si chiude una pagina molto triste della storia repubblicana”
«Oltre il 70% degli elettori, il 4 marzo 2018 ha votato quelle forze politiche che – in campagna elettorale – promettevano nuove carceri, responsabilità dei magistrati, tutela delle vittime dei reati e certezza della pena.
La riforma del Ministro Cartabia, approvata in appena tre ore di Commissione – dove i nostri emendamenti sono stati tutti bocciati – e in Aula con il giochetto della fiducia, va invece in tutt’altra direzione: svuotacarceri, improcedibilità anche per reati gravi e totale abbandono delle vittime dei reati, che in caso di improcedibilità dovranno iniziare una nuova causa per vedersi riconoscere i propri diritti. Minata anche l’obbligatorietà dell’azione penale, a vantaggio della criminalità,» dichiara l’On. Davide Galantino, Delegato d’Aula e membro della IV Commissione Difesa alla Camera dei Deputati.
«È incredibile che la sinistra, sbeffeggiata nelle ultime competizioni elettorali, sia riuscita a portare a casa i soliti penosi risultati che vanno contro la maggioranza dei cittadini. Voler superare il carcere, come trattamento sanzionatorio, è un evidente tentativo di intercettare nelle famiglie dei detenuti nuovi voti a svantaggio di tutti i cittadini onesti costretti a subire le ingiustizie del crimine sulla propria pelle. Questo, grazie alla complicità di chi prometteva l’auspicato “cambiamento”» prosegue l’esponente politico;
«È evidente che per “cambiamento” intendevano quello del loro stile di vita conformandosi alla sinistra, che offre sempre un posto a tavola a chi si allinea al pensiero unico» conclude Galantino.