Silvia Mezzanotte, l’iconica voce dei Matia Bazar fa tappa a Bisceglie e si racconta
Appassionata di musica fin da bambina, la Bolognese Silvia Mezzanotte debutta per la prima volta al Festival di Sanremo nel 1990 nella categoria “Giovani”.
Il 1999 è per lei l’anno della vera svolta: lo storico gruppo dei Matia Bazar la contatta per sostituire la voce uscente di Laura Valente.
Con il gruppo ritorna a calcare il palco dell’Ariston tre volte. Brivido caldo, Questa nostra grande storia d’amore e Messaggio d’amore canzone vincitrice del Festival nel 2002, che diventano subito grandi successi.
Lascia il gruppo una prima volta nel 2004, per poi riprendere nel 2010 fino all’addio definitivo nel 2016 quando intraprende la carriera da solista.
Sono passati un po’ di anni dal tuo addio al gruppo, ma per tutti resti ancora oggi la voce iconica dei Matia Bazar. Tornando indietro rifaresti la stessa scelta?
“La mia è stata una scelta indotta e forzata dopo la morte dello storico batterista del gruppo Giancarlo Golzi. Ho sofferto molto.
Dopo sono accadute subito altre cose. Mi ha contattata Carlo Conti per la sesta edizione di Tale e Quale Show, che ho vinto con mia grande sorpresa”.
Hai partecipato successivamentea anche ad altri programmi televisivi musicali, tra i quali il reality “Music Farme” condotto da Simona Ventura. Che ricordo hai di quell’esperienza?
“Non ho un bel ricordo, non mi piaceva l’isolamento. Purtroppo a casa avevo problematiche familiari importanti.. mio padre aveva problemi al cuore. Rifarei tutto, ma forse quel reality sarebbe stato meglio viverlo in modo diverso”.
Ti faccio una domanda difficile. Puoi tornare indietro nel tempo e incontrare te stessa adolescente. Che cosa le diresti?
“Di rifare esattamente tutto quello che ha fatto, compresi gli errori. Ogni cicatrice, ogni livido, ogni ferita che porto sul mio corpo sono parte della mia crescita personale, raccontano di me. Oggi sono più serena e consapevole, sono caduta tante volte e tante altre volte ancora cadrò.. ma continuerò a rialzarmi come ho sempre fatto!”
Attualmente sei impegnatissima con il tuo tour. Quali progetti hai in cantiere per i prossimi mesi?
“Mi sto godendo l’estate tra progetti e concerti. Stiamo portando in scena gli spettacoli Duettango in Spagnolo con Filippo Arlia, e Le mie regine in sette lingue, con cui celebro le voci femminili.
Da ottobre poi covid permettendo, ritorno a teatro con Carlo Marrale. Ripercorriamo gli anni insieme nei Matia Bazar iniziando proprio dal nostro primo incontro avvenuto per caso fortuito in un albergo di Firenze”.
Tra le tappe del tour un concerto anche a Bisceglie. Ti piace la Puglia, ci sei già stata?
“Sono stata decine di volte in Puglia. E’ di sicuro una delle regioni più evolute del Sud d’Italia, perché sa cogliere le opportunità.
Conosco bene il Salento, Porto Cesareo, Ostuni, Bari vecchia, Gallipoli.. Lecce invece mi fa smpampinare il cuore!
La gente poi è accogliente da ogni punto di vista. Si mangia da Dio, si beve da Dio.. quindi ci ritorno sempre con grande amore!”
Vincenzo de Marino