Istruzione degli adulti: l’Istituto “S. Cosmai” di Bisceglie rappresentato alla cena sociale del Cpia BAT
Durante la serata gli ospiti hanno ascoltato le storie di accoglienza della Coop. soc. “Migrantes”, fra cui quella narrata da Diallo, diciottenne originario della Guinea e beneficiario del progetto SAI (ex SPRAR) presso una struttura confiscata alla mafia sita ad Andria e intitolata al giudice Rosario Livatino. Diallo ha offerto la sua testimonianza e ha raccontato il suo viaggio verso l’Italia, passando per il Mali, l’Algeria e le difficoltà del deserto, la Libia dove ha conosciuto anche persone fuggite dell’Afghanistan e poi l’attraversamento in mare, per dieci giorni, su una barca insieme ad altre 130 persone tra cui donne, bambini e anziani (diverse delle quali decedute nelle acque); poi ancora Trapani e Brindisi, dove ha avuto l’opportunità di studiare. Diallo ha così riferito: “le persone che hanno la pelle di un colore diverso spesso sono vittime di offese e ingiurie ma la vita è di tutti e per tutti”. Ha in seguito preso la parola il rappresentante della “Migrantes”, Don Geremia Acri, il quale ha esplicitato la mission della cooperativa: “noi abbiamo tre pilastri ovvero Liberi, Autonomi, Indipendenti e questo fare così solidale è nato da una casa di accoglienza, la “Santa Maria Goretti” della diocesi di Andria; uno strumento per debellare la discriminazione è la Cura della persona e la diffusione della Cultura come acquedotto per tutti, al di là di un tetto e di un piatto”.