Presentata in Puglia la Proposta di Legge a tutela delle Bande da Giro
«Antico fenomeno musicale tipico della Puglia e del Sud Italia, consistente in una formazione di strumenti a fiato e percussioni, organizzata sul modello dell’orchestra, con un organico in divisa non inferiore a 35 strumentisti, oltre al direttore». È la definizione delle bande da giro contenuta nella proposta di legge discussa nel corso dei lavori della commissione consiliare Cultura della Puglia autrice della norma che intende salvaguardare, valorizzare, promuovere e sostenere la cultura bandistica pugliese perché «espressione del patrimonio culturale immateriale regionale».
Alle bande viene riconosciuta con il testo di legge «la funzione sociale, culturale, identitaria, di arte democratica e di valorizzazione territoriale». Alla stesura della pdl ha partecipato il dipartimento alla Cultura e il suo direttore Aldo Patruno ha spiegato che l’obiettivo è «incardinare la legge in materia delle bande da giro nell’ambito della legge quadro del patrimonio culturale immateriale».
Compito della giunta regionale sarà, tra gli altri, la gestione della «promozione della conoscenza, della diffusione e della pratica della cultura musicale bandistica assieme» alla «ricerca di partiture, compositori, testi per la conoscenza della storia delle bande e dei suoi più importanti protagonisti».
La pdl prevede non solo la creazione di un museo diffuso ma anche che la Regione conceda annualmente contributi finanziari alle bande da giro iscritte nell’inventario del patrimonio culturale immateriale pugliese ma non definisce la dotazione finanziaria. La legge sarà discussa nella prossima seduta della Commissione con i rappresentanti delle bande da giro «per dare loro l’opportunità di esprimersi».