

«Oggi un carissimo amico mi ha comunicato la notizia di un bambino colpito dalla leucemia». Esordisce così, l’avv. Pietro Casella in una nota con la quale vuole accendere i fari sui dati pubblicati sul primo Registro dei Tumori Infantili della Regione Puglia. Un documento importante, (venuto alla luce nei mesi scorsi) che, come scrive La Gazzetta del Mezzogiorno, per la prima volta, delinea in maniera ufficiale la situazione oncologica pediatrica del «tacco» d’Italia e nelle singole province pugliesi. Un report che si sofferma sui dati di incidenza, trend temporali, confronti, ricoveri e sopravvivenza dei pazienti oncologici 0-14 anni nel periodo 2006-2017.
«Come si può notate leggendo quelle statistiche – spiega l’avv. Casella – per la Bat viene indicata una incidenza di tumori e leucemie infantili prossima a quella della provincia di Taranto».
Più della metà dei tumori diagnosticati in età infantile, emerge sempre dall’esame dal registro regionale, sono rappresentati dal complesso delle leucemie (che costituiscono il 30% di tutte le neoplasie infantili) e dalle neoplasie del sistema nervoso centrale (26%). Altri tumori relativamente frequenti sono i linfomi (11%) e i neuroblastomi (7%):queste quattro categorie di neoplasie infantili rappresentano insieme quasi 3/4 (74%) di tutti i tumori infantili diagnosticati in Puglia.
«Faccio appello a tutte le forze politiche della nostra città e della Bat ed alle istituzioni preposte alla tutela della salute perché si istituisca una commissione di indagine che possa accertare le cause eventuali di inquinamento ambientale atte a scatenare quella che può essere considerata una vera emergenza sanitaria, per poi valutare le opportune azioni di bonifica», scrive l’avv. Casella. «Tutti sanno che il nostro territorio è stato abusato dal sotterramento di rifiuti tossici e speciali pericolosissimi per le nostre falde e per la nostra salute. Non è giunto il momento di dire basta e agire?»
Trovate qualcosa di recente……mediocri.