Riportiamo di seguito un toccante racconto che Sergio Silvestris ha condiviso sui suoi profili social in occasione dei festeggiamenti dei Santi Patroni di Bisceglie. Buona lettura.
«Mio nonno abitava in una casina di campagna, molto distante dalla città. Era un contadino e zappando la terra tutto l’anno cercava di sfamare la sua famiglia numerosa. Una moglie bellissima venuta dal nord gli aveva dato quattro figlie che erano la sua unica ricchezza. Tutt’intorno tanta miseria.
Ma quando arrivava la festa dei Santi metteva l’abito buono e la cravatta, saliva sulla sua bicicletta e andava in piazza ad ascoltare l’orchestra. Metteva l’abito buono mio nonno, perché alla festa dei Santi non c’era più distinzione tra contadini e borghesi, tra ricchi e poveri, tra cafoni di campagna e signori di città. La festa dei Santi era la festa di tutti. Perché a tutti era concesso il privilegio di ascoltare la musica d’orchestra e i cantanti lirici di successo. Le aree d’opera non erano più riservate solo a chi poteva permettersi di pagare il biglietto d’ingresso al teatro Garibaldi. La musica era per tutti, come per tutti erano le luci, il divertimento e un po’ d’allegria. Anche per chi di allegria in casa non ne aveva. Anche per chi mangiava pane duro, olive e pomodoro tutto il resto dell’anno. L’abito con la cravatta, indossato per i Santi, era il segno della festa e segnava la speranza in un riscatto sociale che avrebbe reso più giusta, dignitosa e serena tutta la comunità cittadina.
Era la prima metà del 900, gli orrori della guerra intristivano ogni casa e la speranza era il sentimento prevalente. Quest’anno sarò in piazza con i miei figli: tra bancarelle, luminarie e suoni della banda, rivolgeremo una preghiera ai Santi Martiri e rinnoveremo un rito antico. Perché questa è la festa di tutti i biscegliesi, dei nostri Padri e dei nostri figli. Di chi c’è e dei tanti biscegliesi che sono lontani nel mondo. I suoni delle campane, della sirena e degli spari a mare apriranno la festa venerdì sera, come accade da secoli: Buona Festa dei Santi a tutti i biscegliesi!».
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