Riparte dalle scuole il “Teatro del Viaggio” di Gianluigi Belsito che si è anche esibito per il Principe di Monaco
Rappresentare i propri spettacoli in luoghi insoliti è da sempre la caratteristica della compagnia diretta da Gianluigi Belsito che, recentemente, ha anche messo in scena una performance su Federico II nel Castello di Trani per il Principe Alberto di Monaco. “Penso di essere l’unico artista pugliese” commenta il regista, con un pizzico di orgoglio “ad essersi esibito con i suoi attori al cospetto di un sovrano straniero, il quale ci ha infine applaudito esclamando C’est magnifique!”. Il Teatro del Viaggio è nato, infatti, proprio con l’obiettivo di avvalersi di luoghi paesaggistici e architettonici come scenografia naturale, e proprio da ciò partono le offerte di Teatro-Scuola rivolte a istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio.
La prima proposta è un percorso nel mito, a partire da quello di Narciso nel Parco Archeologico di Canosa di Puglia, un mito che giunge dal passato, e che è sempre attuale. La storia del fanciullo che perisce inseguendo la sua stessa bellezza, narrata da Ovidio, si accosta alle vicende di Apollo e Dafne, a quelle di Ade e Persefone, mettendo insieme la narrativa con la suggestione dei luoghi. E la sperimentata formula del teatro itinerante viene riproposta anche nel Parco Naturale di Selva Reale, sulla Murgia, e nelle Grotte di Santa Croce a Bisceglie.
Continua poi la collaborazione con il Planetario di Bari dove la divulgazione scientifica passa attraverso un format originale che ha attirato l’attenzione anche dei media nazionali. Dal Piccolo Principe al mito di Perseo, da Darwin a Galileo alla conquista della Luna, la teatralizzazione si miscela sapientemente a spiegazioni di natura astronomica in un‘unica narrazione che sposa le discipline scientifiche a quelle storiche e letterarie, utilizzando la multimedialità che rende il tutto più spettacolare.
Utilizza il grottesco, infine, l’unico spettacolo che viene replicato direttamente negli auditorium delle scuole. Pensato per il Mese della Memoria si tratta del Piccolo Dittatore. Una festa in maschera, una botta in testa e il signor Adolfo finisce col credere di essere Hitler per davvero, il fantoccio di un dittatore con una grande paura del ‘diverso’. “È uno spettacolo così trasversale questo” conclude Belsito “da essere replicato con grande consenso dal quinto anno della scuola primaria al biennio delle superiori, ruotando intorno al paradosso per cui, secondo il finto Führer, è sbagliato far studiare i giovani perché la conoscenza permette di capire troppo.” Contatti: 333.9120388 ilteatrodelviaggio@gmail.com