Spina: “La Svolta” di Angarano e Silvestris si aumenta gli stipendi del 50%, con arretrati dal 1 gennaio 2022

«Con la decisione delle primarie e la (auto) bocciatura di Angarano, “La Svolta I” dichiara il suo fallimento, lancia “La Svolta II” e, come primo atto, Angarano e Silvestris non pensano a stanziare un fondo di solidarietà per i cittadini, ma si aumentano gli stipendi degli amministratori della “Svolta” del 50%, pure con arretrati dal 1 gennaio 2022.

Ieri è stato chiarito il loro programma dei prossimi 5 anni: studiare il modo di cambiare e svoltare per la seconda volta Bisceglie (loro parlano e studiano sempre, ma sfortunatamente per i biscegliesi operano poco). Insomma, non sono bastati questi primi 5 anni per capire e chiedono ai cittadini di essere pagati con lauti stipendi per altri 5 anni per capire come funziona la macchina comunale.

Comunque, non era mai successo nella storia di Bisceglie che un sindaco eletto la prima volta non fosse ricandidato dalla sua coalizione nella campagna elettorale successiva.
Come non è mai successo nella storia italiana che si lanciassero delle “primarie” senza conoscere i soggetti, i partiti e movimenti che compongono il raggruppamento che indice le stesse primarie. Si tratta, quindi, del primo caso in Italia di primarie personali e non di coalizione (la Svolta si inventa di tutto pur di conservare le poltrone).

Addirittura, non risulta pubblicata ne’ menzionata neanche una bozza dell’accordo eventuale circa le primarie firmato dai consiglieri e nemmeno erano presenti alla conferenza i 13 consiglieri di maggioranza, numero minimo per governare la città.
Le primarie indette ieri hanno solo una certezza: sono stati fatti fuori da ogni candidatura a sindaco tutti gli altri esponenti della coalizione (Angelo Consiglio, Natale Parisi ecc) e i due unici candidati hanno di fatto escluso qualsiasi alleanza dichiarandosi blocco autonomo di liste civiche in modo autoreferenziale, senza riferimenti a partiti e senza movimenti nazionali e regionali.
Una Svolta fuori da ogni contesto politico, che si è’ isolata, quindi, e si è’ chiusa a riccio sulla gestione asfittica del potere, mettendosi a pregare per non cadere fino a maggio 2023 (quando si sceglieranno i nuovi amministratori) per mancanza del numero legale.
Vista la presentazione di queste primarie farsa, tutti si interrogano sul motivo (non è stata neanche comunicata la data precisa delle primarie) di questa accelerazione nell’ultima settimana di campagna elettorale per le elezioni politiche.

Volevano distrarre l’attenzione dalla possibile elezione di un parlamentare biscegliese?

Volevano impedire a qualche consigliere di andare via dalla maggioranza prospettando una finta unità?

Tutti sanno che le primarie sono la maschera ipocrita delle divisioni e la probabile anticamera della sconfitta. Non confermare il sindaco uscente è già la “confessione” di una idea di sconfitta e le primarie sono solo il tentativo di mischiare le carte e far finta di cambiare tutto per non cambiare niente, rinnovando l’inganno verso i cittadini effettuato con le promesse del 2018: 5000 posti di lavoro, restituzione di stipendi di sindaco e assessori, biciclette gratis per tutti ecc.
Ciò che è rimasto della “Svolta I” (dopo le coraggiose dimissioni e la presa di distanza, dopo soli pochi mesi, di ben quattro assessori e tre consiglieri di maggioranza) ora tenta il tutto per tutto.

Ma perché questa fretta? Siccome, diceva Andreotti, “ a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca” e siccome le primarie annunciate ieri sembrano solo un clamoroso autogol, non è che hanno lanciato solo l’idea delle primarie per tirare a campare qualche altro mese e per giustificare solo qualche altra mensilita’ di stipendi a sindaco e assessori (stipendi resi lauti dai recenti aumenti, con arretrati dal 1 Gennaio, che si sono approvati, approfittando di una norma che consente, ma non impone certamente, questi aumenti)?
Certo è che mentre i cittadini soffrono per il notevole aumento di bollette e tasse e Bisceglie langue nel degrado materiale e culturale e nel disagio socio-economico, questi signori pensano bene di aumentarsi gli stipendi e di dividersi le poltrone con le primarie lunghe, costose e con il serio rischio che le casse comunali possano essere attinte da sindaco e assessori di riferimento dei candidati per spese clientelari funzionali alla campagna elettorale .
Nei prossimi giorni scriverò agli organi competenti prefettizi perché si assicurino che sindaco e assessori si autosospendano dalle loro cariche durante la campagna elettorale delle primarie o vengano adottati i giusti provvedimenti per garantire le casse comunali da manovre clientelari e speculative.

gli “svoltisti” parte II di ieri una sola domanda: ma il cuore per i cittadini che aspettano risposte da chi governa e vedono invece i loro amministratori distratti da queste sceneggiate e che pensano solo ad aumentarsi gli stipendi e ad alchimie politiche incomprensibili, dove l’avete?».

Lo scrive il consigliere comunale Francesco Spina in una nota.

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