All’indomani della gara disputata al “Paolo Poli” di Molfetta contro il Borgorosso, lungi dal voler accampare alibi sulla prova opaca della squadra, la dirigenza del Bisceglie Calcio manifesta il vivo disappunto circa l’operato del signor Giorgio Caldararo, ritenendone la direzione arbitrale lacunosa e inadeguata.

Numerosi, infatti, sono stati gli episodi che hanno penalizzato oggettivamente il Bisceglie nell’arco dell’incontro: dalla mancata espulsione del calciatore molfettese in occasione del gravissimo fallo ai danni del nostro difensore Sanchez (a cui sono stati applicati 25 punti per ricucire l’arcata sopraccigliare sinistra), al calcio d’angolo del tutto inesistente da cui è scaturito il secondo gol dei padroni di casa, passando per il fuorigioco non segnalato nell’azione che ha poi determinato la terza rete fino al clamoroso rigore (tocco solare con il braccio in area di un difensore del Borgorosso dopo il colpo di testa di Stefanini) non concesso a 10’ dal termine e che avrebbe potuto riaprire la partita.

Alla stessa stregua di come vengono valutati gli errori in campo dei calciatori quando sbagliano, ci piacerebbe conoscere il giudizio degli organi competenti sull’operato del signor Caldararo, per inciso il medesimo arbitro che sorvolò sul netto atterramento in area di rigore ai danni di Bonicelli nella sfida pareggiata a novembre per 0-0 in casa del Corato.

La società del Bisceglie Calcio non invoca di certo trattamenti di favore, ma intende giocarsi le proprie chance con determinazione e fino in fondo esigendo rispetto alla luce degli investimenti effettuati per tornare nel più breve tempo possibile nel calcio che conta.