“Mattini d’aprile”. “La Città Possibile” celebra Calvino con due giornate dedicate all’ambiente
La vita ispira la letteratura ma è la letteratura a ricordarci ogni giorno quello che trascuriamo. Ma cosa trascuriamo? L’ambiente che ci circonda. È per questo che La Città Possibile, associazione culturale presieduta da Stefania D’Addato, ha voluto, nei due “Mattini d’aprile” celebrare un autore che ha fatto grande il 900, Italo Calvino, in occasione dei cento anni dalla sua nascita, parlando di Natura. Italo Calvino ci ha lasciato una importante lezione di ecologia. Cosimo, il protagonista de “Il barone rampante” sale su di un albero e decide di restarci. Bisogna farsi albero per comprendere come si stia
quaggiù. E sabato 1 aprile lo ha spiegato Aldredo de Giovanni, geologo, ambientalista, progettista geologico ambientale dell’Acquedotto Pugliese, musicista, con il suo “Fatti albero” edito da RadiciFuture. Il libro, racconto per il teatro, è stato presentato da Antonio Gelormini, editorialista di Affari Italiani, scrittore raffinato, presidente de “La compagnia degli esultanti” che porta avanti da tempo l’ambizioso progetto di candidare i rosoni delle cattedrali di Puglia a patrimonio UNESCO. Un racconto ma anche – come lo stesso Gelormini dirà- una sorta di almanacco sulle diverse declinazioni che l’albero può avere in funzione della formazione soprattutto dei giovani per sensibilizzarli al tema dell’ambiente, dell’energia, delle risorse, della condivisione del patrimonio che parte da quello naturale per poi arrivare a quello
storico-culturale.
L’evento, patrocinato dall’Associazione Dimore Storiche Italiane, ha visto la partecipazione di numerose associazioni che si occupano di cultura, sociale e salvaguardia dell’ambiente. Tra il pubblico, gli studenti del Liceo delle Scienze umane dell’istituto Giacinto Dell’Olio di Bisceglie accompagnati dai docenti di Lettere e Filosofia.
Durante le celebrazioni, una lettura recitata de “Il naufrago Valdemaro” di Calvino ad opera di Maria Giulia Dell’Olio, Chiara Scarcelli e Domenico De Gennaro. A conclusione della prima giornata, un flash mob del Gruppo Imago e dell’Associazione Diversamente uguali per presentare il progetto di Teatro Totale “Risveglio” di inclusione sociale con Antonia Barba, Leonardo Cosmai e Vito Ventafridda.
Domenica 2 aprile, con Pro Natura Ripalta
Area Protetta si è partiti alla scoperta del grande patrimonio naturalistico della costa di Levante, lungo la pista ciclopedonale che da Via Capitini arriva alle Grotte di Ripalta. Con il biologo Mauro Sasso, presidente di Pro Natura e socio fondatore de La Città Possibile, con l’agronomo Antonio Tritto ed il prof. Perruccio, gli escursionisti hanno potuto cogliere tutti i dettagli di uno dei tratti costieri più affascinanti della Puglia. La passeggiata si è conclusa con una relazione del prof Luigi Palmiotti, presidente dell’Archeoclub di Bisceglie, sugli insediamenti preistorici delle Grotte di Ripalta.
Durante le giornate è stato possibile anche visitare una mostra di arte contemporanea a cura del maestro Biagio Michele Pisauro.
Resta, a conclusione delle due giornate. una delle sentenze più belle lasciateci da Italo Calvino ne “Le città invisibili ” : ”
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni. Due modi ci sono per non soffrirne: il primo riesce facile a molti, accettare l’inferno diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è più rischioso ed esige attenzione e apprendimento continuo, cercare e saper riconoscere chi è cosa non è inferno e farlo durare e dargli spazio”.
Stefania D’Addato ringrazia tutti coloro abbiano preso parte all’evento.