Il riconoscimento è stato ottenuto sulla base dei dati raccolti da Legambiente su una ampia gamma di caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi: uso del suolo, degrado del paesaggio e biodiversità, attività turistiche; stato delle aree costiere; mobilità; energia; acqua e depurazione; rifiuti; iniziative per la sostenibilità; sicurezza alimentare e produzioni tipiche; mare, spiagge ed entroterra, struttura sociale e sanitaria.
«Adesso -afferma Napoletano dalla sua pagina Facebook –
l’Amministrazione Comunale lavori, per il tempo che le rimane, per riportare a Bisceglie l’ambito riconoscimento della “Bandiera Blu” (come ripetutamente avvenuto in passato), autentico biglietto da visita turistico».
«E, innanzitutto, si valorizzi maggiormente la litoranea, che ben poche città possono vantare, sia a ponente che a levante, possibilmente con chioschi molto diversi da quelli attuali ed armonizzati con le peculiarità della zona costiera», prosegue la nota.
«Resta il fatto -conclude Napoletano – che, per parlare davvero di turismo, occorre che Bisceglie sia decisamente più pulita di quanto sia. E su questo versante, c’è ancora molto da fare».