Corsi inglese, il Duc replica: «E’ Associazione di diritto privato». Unibat: «Rispondessero nel merito»

“Mi aspettavo la risposta di merito, come l’aspettano ancora le Autorità cui le mie note sono state inviate, soprattutto la Presidenza della Regione Puglia e il Prefetto”. Con queste parole inequivocabili il Presidente Unibat, Savino Montaruli, replica alla risposta divulgata da alcuni siti on-line dai Responsabili dell’Associazione del Distretto Urbano del Commercio di Bisceglie.

Montaruli prosegue: “non c’era bisogno di scomodare i luminari della Giurisprudenza nè del Diritto per scrivere sulla stampa che “l’Associazione del Distretto Urbano del Commercio è un’Associazione di diritto privato”.

E allora? Cosa significa? Premesso che non siamo entrati nella natura di quell’Associazione visto che abbiamo fortemente contestato una legge regionale inadeguata ed a nostro parere illegittima ed anticostituzionale; che riteniamo arbitrario ed un abuso la chiusura del sistema a due sole associazioni ed alle loro società di servizi di capitali; che il ritardo accumulato nell’esecutività del DUC, (chissà per quali cause!!!) oltre ad aver fatto perdere fondi pubblici ha determinato anche uno stato di anacronismo rispetto alle finalità dello strumento, restano senza risposte le nostre domande fondamentali:

1) Perché non si utilizza lo strumento dell’evidenza pubblica nell’affidamento dei servizi e degli incarichi esecutivi, come peraltro già ampiamente pubblicamente esternato dall’allora Presidente del DUC Bisceglie, avvocato dott. Francesco Carlo Spina, poi forzatamente rimosso dalla sua carica?

2) Come mai l’Associazione di diritto privato ha ritenuto di non pubblicare sul manifesto, tardivo nella sua divulgazione come tardivo è stato lo scarno comunicato sommariamente diffuso senza ampia divulgazione e senza neppure avviso sul sito web comunale, l’indirizzo della sua sede, visto che indica che le domande di partecipazione avrebbero dovuto arrivare alla sua sede ignota e sconosciuta?

3) Come mai non ha indicato un indirizzo di Posta Certificata, che l’Associazione di diritto privato deve avere per legge, ma solamente una mail generica non certificata quindi non utile alla garanzia della certezza e trasparenza delle procedure di invio, ricezione e consegna delle istanze?

4) Perché non sia stato emanato un bando pubblico con l’indicazione dei criteri di ammissibilità ai corsi e soprattutto con l’indicazione precisa dei criteri di preselezione delle trenta sole unità ammesse a parteciparvi? Le sessanta domande pervenute, secondo quanto scritto dall’Associazione di diritto privato, attraverso quale canale sono pervenute? Dove sono pervenute se la sede non è stata indicata sul manifesto né altrove?

5) Come mai non sono stati adottati quei principi di evidenza pubblica garantendo a tutte le associazioni ed enti di poter partecipare all’organizzazione quel corso e gli altri che verranno?

6) Come mai non risulta da nessuna parte pubblicata la modulistica per l’iscrizione al corso e come mai nessuno si è degnato di informare le altre associazioni di Categoria accreditate, come lo sono le nostre Unibat e CasAmbulanti Bisceglie, al tavolo di concertazione del comune di Bisceglie quindi fortemente rappresentative del settore?

7) Come mai e per quale motivazione non arrivano neppure oggi le risposte a quelle domande fondamentali mentre l’Associazione di diritto privato si limita a far pubblicare semplicemente uno stralcio della norma che tutti conoscono e che taluni conoscono molto bene visto che l’hanno, di fatto, scritta? Per quale ragione il Presidente del DUC non risponde ancora alla mia richiesta pubblica di incontrarlo per i chiarimenti del caso? perché rifugge dal confronto pubblico su questo ed altri aspetti dell’Associazione di diritto privato? No, non va per nulla bene e il percorso che comincia oggi in maniera così grossolana va subito fermato perché, come gli avvocati sano, ben sanno e forse come i polisindacalisti non vogliono convincersene, anche se trattasi di di Associazione di diritto privato questo va inquadrato nel campo dell’utilizzo di soldi pubblici in un contesto associativo che vede quale socio fondatore e primario il comune di Bisceglie, quindi un Ente Pubblico.

Non sono un avvocato, anche se potrei fare arringhe alla presenza e in contraddittorio con chiunque decidesse di volerlo fare per molte ore, anche per ampliare la sua visione evidentemente condizionata, ma di sicuro non consento che qualcuno possa gestire soldi pubblici violando le minime norme che vanno al di la, ben al di la di una modesta Associazione di diritto privato; di alcune autoreferenziali Associazioni di Categoria o di tanti attori che invece di stare sul palcoscenico, rischiando di prendere fischi, preferiscono continuare a stare dietro le quinte. Prima o poi quelle tende rosse di velluto qualcuno potrebbe tirarle giù e scoprire che dietro di esse ci sono solo dei poveri illusi alimentati da un sistema che va profondamente cambiato e rivoluzionato, anche a Bisceglie. A proposito sarebbe opportuno comprendere se e quando intendano aprire le adesioni all’Associazione di diritto privato a tutti gli altri soggetti previsti dalla legge che ne chiedano di far parte, ancora oggi fuori dal giro magico.” – ha concluso Montaruli.

Ovviamente alla luce di questo ultimo chiaro comunicato ci aspettiamo che le procedure vengano tutte annullate e che si riparta con Corsi organizzati come si deve, concludono da Unibat.

 

 

 

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