Unione Nazionale Consumatori Molfetta-Bisceglie: “l’ABF condanna la banca al pagamento di 103.000 euro”

“Si tratta di una decisione che non esito a definire storica, che apre nuovi scenari in favore
dei tanti risparmiatori soprattutto pugliesi che in questi mesi sono rimasti vittime del
sistema bancario”.


E’ grande la soddisfazione espressa dagli Avv.ti Antonio Calvani e Patrizia Colonna,
responsabili dell’Unione Nazionale Consumatori di Bisceglie, nel commentare la pronuncia
resa ieri dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie che ha accolto un ricorso promosso
dall’associazione consumeristica in nome e per conto di un risparmiatore iscritto all’UNC
che aveva acquistato attraverso l’intermediazione finanziaria di una filiale di BancApulia,
numerosissime azioni di Veneto Banca, pari ad un valore di oltre 100.000 euro.
L’A.B.F. ha riconosciuto l’illegittimo comportamento assunto dall’intermediario finanziario
che ha collocato titoli particolarmente rischiosi ad un soggetto privo di conoscenze
specifiche in ambito finanziario, senza ottemperare pienamente al dovere di informazione
e di trasparenza imposto dall’ordinamento giuridico.


In particolare l’Arbitro ha evidenziato come la sottoposizione di un gran numero di
documenti semplicemente da firmare al risparmiatore, nell’ambito della sottoscrizione di un
investimento finanziario, non sia assolutamente sufficiente ad assolvere quell’obbligo di
informazione piena, che deve essere ancor più rigoroso quando si tratta (come nel caso di
specie) di azioni illiquide, e cioè sottratte alla libera circolazione sul mercato.
L’Arbitro ha anche evidenziato come l’intermediario finanziario in questione, BancApulia,
non ha, nel caso di specie, assolto all’obbligo di valutare attentamente la corrispondenza
tra il rischio dell’investimento proposto e il profilo relativo alla propensione al rischio del
risparmiatore, evidentemente non adeguato.
L’intermediario finanziario è stato pertanto condannato al pagamento di oltre 100.000 euro
in favore del risparmiatore.

“Si tratta di una pronuncia molto importante sia per gli aspetti sostanziali visto che sono
stati accolti completamente tutti i nostri motivi di ricorso, sia per un aspetto di natura
processuale dal momento che l’Arbitro ha respinto l’eccezione proposta da Banca Intesa
(terzo intervenuto nel giudizio) che, come noto, ha rilevato la parte attiva di Veneto Banca
e, quindi, controlla oggi anche Banca Apulia. Banca Intesa aveva evidenziato come il
ricorso non potesse essere accolto dal momento che ormai il soggetto che aveva
commercializzato le azioni illiquide Veneto Banca sostanzialmente non esistesse più.
L’Arbitro ha accolto la nostra opposizione a tale eccezione evidenziando come Banca
Apulia sia un soggetto giuridico tutt’ora esistente, controllato da Banca Intesa, e
responsabile delle violazioni commesse in sede di commercializzazione dei titoli. E’
evidente che si tratta di un precedente molto molto importante che segna un deciso punto
a favore di tutti i risparmiatori che in questi mesi hanno visto i loro risparmi azzerati. D’altro
canto è stata premiata la nostra strategia processuale finalizzata ad adire questo nuovo
organismo istituito presso la Consob, l’Arbitro per le Controversie Finanziarie, che ha
emesso la sua pronuncia solo dopo pochi mesi dall’inoltro del ricorso, a fronte dei tempi
molto più lunghi e dispendiosi di un ordinario giudizio in sede civile”.

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