Forza Franco Caggianelli, i tuoi amici di gradinata aspettano l’«ultimo ripescaggio»
Lo striscione che vedete in foto è appeso sulla gradinata dello Stadio “Gustavo Ventura” dall’otto giugno scorso. Fa riferimento a Franco Caggianelli, di professione fioraio e seguace del Bisceglie Calcio sin dalla tenera età. Per quei colori nerazzurri ha pianto e ha gioito; ha protestato quando le cose non andavano bene per spronare dirigenti, allenatori e giocatori; ha anche fatto a botte.
Ha il Bisceglie Calcio nel sangue. Me lo ricordo allo stadio sin da ragazzino. Me lo ricordo seduto in gradinata, insieme con pochissimi altri fedelissimi, anche quando nel 1998 gli uomini finanziariamente forti della città mollarono la squadra e alla guida mi ci misi io, in squadra con altri “minuscoli” imprenditori, per non far abbassare il sipario per questo spettacolo che dura dal 1913. Ci riuscimmo, nonostante nessuno, dopo vent’anni, sia venuto a ringraziarci per aver dilapidato i risparmi di un’intera vita per far salvare i nerazzurri agli spareggi. Ma questa è un’altra storia, della quale (forse) un giorno, prima della mia morte, vi parlerò.
Torniamo a Franco Caggianelli: agli inizi del mese di giugno entrò in sala operatoria per un intervento di routine, di quelli che se ne fanno tanti alla settimana in un qualsiasi ospedale italiano. Sarebbe dovuto durare pochi minuti. Ma qualcosa andò storto, e a seguito di complicanze post operatorie le sue condizioni peggiorarono nel giro di pochi minuti, fino ad essere dichiarato clinicamente “in coma”.
Ancora oggi è ricoverato al Policlinico di Bari. Fortunatamente, però, questa storia sta prendendo una piega a lieto fine: Franco sta reagendo, sta lentamente riprendendo conoscenza, le sue condizioni sono migliorate e negli ultimi giorni risultano stazionarie, anche se non è ancora del tutto fuori pericolo.
«Sono contento che vuoi parlare di lui, se lo merita», mi dice Piero Valente (soprannominato “il doriano”), uno dei suoi compagni di viaggio sulla gradinata del “Ventura”, che trova parole incoraggianti e speranzose per descrivere la situazione di salute dell’amico Franco: «Ci vorrà ancora tempo per rivederlo tra noi, ma ce la farà». Tutti noi attendiamo il “ripescaggio” più bello di questa stagione: il ritorno di Franchino il fioraio allo stadio.
E una roccia forte e con l’aiuto di Dio ce la fara io lo conosco da tantissimo tempo