Decreto Sicurezza Bis, Anpi Bisceglie: Quando si tradisce la Costituzione, è il momento della “resistenza”
La sezione Anpi “M. D’Daddato” di Bisceglie, Azione Cattolica diocesana, Caritas diocesana, Commissione diocesana per i problemi sociali e il lavoro, giustizia, pace e custodia del creato, Meic, Pax Christi Bisceglie, Etnie, Terre solidali, Libera Bisceglie, esprimono forte preoccupazione per l’approvazione del decreto sicurezza bis, approvato in Senato il 5 agosto scorso, “un patto di potere stipulato sulla pelle dei più deboli e contro i fondamentali diritti democratici, come quello di manifestare e protestare”, così come definito dalla presidente nazionale Anpi, Carla Nespolo.
Uniamo la nostra voce a quella dei tanti cittadini e cittadine, associazioni e istituzioni, che dissentono sulla disumanità fatta legge, primo tra tutti don Luigi Ciotti, che ben afferma: “…la politica ha tradito la Costituzione, i sogni e gli ideali di chi l’ha pensata e scritta e delle convenzioni internazionali. Siamo davanti a una scelta politica indegna per un Paese che vuole essere democratico non solo di nome ma di fatto”.
È giunto il momento della resistenza, dal basso e nonviolenta, da parte di coloro che si riconoscono nei valori irrinunciabili della Costituzione italiana, nei diritti umani essenziali e nella dignità delle persone.
Sezione Anpi “M. D’Daddato” di Bisceglie, Azione Cattolica diocesana, Caritas diocesana, Commissione diocesana per i problemi sociali e il lavoro, giustizia, pace e custodia del creato, Meic, Pax Christi Bisceglie, Etnie, Terre solidali, Libera Bisceglie.
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