Xylella, ecco il piano: 300 milioni per salvare gli ulivi (e rimborsare i danni)

Un piano di 25 articoli per la rigenerazione olivicola della Puglia colpita dalla Xylella. Con 300 milioni a disposizione, da utilizzare nel biennio 2020-2021, per contrastare la diffusione del batterio, il ripristino della produzione e il rilancio dell’economia rurale. Il piano, elaborato dalla ministra delle Politiche agricole Bellanova, è stato presentato ai ministeri dello Sviluppo economico e del Sud.

La distribuzione dei fondi

Nel dettaglio, il piano prevede l’accelerazione delle operazioni di espianto degli ulivi nella zona infetta, il reimpianto di ulivi con cultivar resistenti al batterio Xylella fastidiosa e il risarcimento dei danni subiti dalle imprese agricole e dai frantoi oleari presenti sul territorio interessato dalla diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia. Per il contrasto alla diffusione del batterio vengono stanziati 10 milioni di euro; per il ripristino della potenzialità produtiva, invece, sono allocati 210 milioni di euro, con 100 milioni destinati agli indennizzi e agli interventi compensativi per le imprese agricole che hanno subito danni dalla Xylella. Sono previsti aiuti anche per i frantoi, le aziende florovivaistiche e 40 milioni di euro sono destinati al reimpianto di ulivi di cultivar resistenti, mentre 25 milioni si prevedono per reimpianti di altre colture. Per il rilancio dell’economia rurale, inoltre, si punta sui contratti di distretto con una dotazione di 25 milioni di euro e sulla diversificazione con 15 milioni. Alla ricerca, invece, sono destinati 20 milioni di euro e la previsione di un coordinamento stabile che possa fare in modo di avere sempre chiaro lo stato di avanzamento di tutti gli studi in corso e la più completa informazione del territorio. Con lo stesso obiettivo, 5 milioni di euro vengono destinati alla comunicazione, per campagne di informazione dal territorio al livello nazionale e internazionale. Infine, 15 milioni di euro sono destinati al potenziamento della rete dei laboratori pubblici e al monitoraggio, al fine di avere sempre più sotto controllo i campionamenti effettuati in campo.

Il Comitato di sorveglianza

Per assicurare la puntuale attuazione del piano straordinario viene inoltre istituito un Comitato di sorveglianza presieduto dal rappresentante del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, di cui fanno parte un rappresentante del ministero per il Sud, uno dello Sviluppo economico e un rappresentante della Direzione agricoltura della Regione Puglia, nominati con decreto del ministro delle Politiche agricole. Viene creato anche un ufficio dedicato alla Xylella che supporta anche il Comitato di sorveglianza ed è composto dai dirigenti degli uffici del ministero delle Politiche agricole coinvolti nell’attuazione delle singole misure del piano. Viene poi istituzionalizzato il tavolo di coordinamento emergenza Xylella, presieduto dal ministro delle politiche agricole, da un rappresentante del ministero per il Sud, un rappresentante del ministero dello Sviluppo economico, un rappresentante dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia e da rappresentanti del partenariato economico e sociale.

Bellanova : «Adesso combattiamo le fake news»

Soddisfatta del lavoro svolta la ministra Bellanova: «Il piano è pronto. Sono soddisfatta del lavoro portato avanti in queste settimane. Ci siamo dati un metodo che è quello della condivisione. Abbiamo ascoltato fin dai primi giorni dal mio insediamento le organizzazioni agricole e i soggetti della filiera che dovranno essere i protagonisti di questo piano. La sfida che abbiamo davanti è davvero essenziale: scrivere il futuro dell’area colpita da Xylella. A partire dalla rigenerazione olivicola del Salento e dalla diversificazione che possa dare prospettiva agli imprenditori agricoli, ai frantoiani, alle attività turistico ricettive. Questo piano non risolve tutti i problemi ma imposta un lavoro serio e concreto. C’è bisogno di uno sforzo collettivo e unitario, il tempo delle polemiche lo dobbiamo lasciare alle spalle. Uno sforzo che probabilmente non ha precedenti in Italia». Il lavoro, però, non è terminato: «Ora — aggiunge Bellanova — dobbiamo discutere di protezione del reddito degli agricoltori, di investimenti produttivi, di ricerca, di una campagna straordinaria di comunicazione per affrontare il contenimento del batterio e per combattere anche tante fake news che hanno danneggiato migliaia di imprese. Il piano è a disposizione di chi con amore per la propria terra, idee e passione saprà ricostruire un’identità agricola, paesaggistica e culturale della nostra terra. Ora stiamo lavorando per un rapido concerto con i ministeri interessati e chiedo al ministro Francesco Boccia di poter discutere l’intesa con le Regioni già il prossimo 16 gennaio alla prima riunione utile». (corriere.it)

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