Leggi pugliesi su fenerali e sanità: Boccia propone, Consiglio dei Ministri impugna due norme
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Puglia n. 16 del 07/07/2020 “Modifiche alla legge regionale 15 dicembre 2008, n. 34 (Norme in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri), modifiche alla legge regionale 20 dicembre 2017, n. 59 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico-ambientali e per il prelievo venatorio), disposizioni attuative della legge regionale 29 dicembre 2017, n. 67 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2018 e bilancio pluriennale 2018-2020 della Regione PUGLIA (legge di stabilita’ regionale 2018)) e disposizioni varie in materia di opere pubbliche” “in quanto l’articolo 1, commi 1 e 2, e l’articolo 2, comma 1, riguardanti i cimiteri e i sistemi di depurazione dell’aria, si pongono in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione”. Lo comunica Palazzo Chigi.
Impugnata dal Cdm anche la legge n. 18 del 07/07/2020, recante “Misure di semplificazione amministrativa in materia sanitaria”, “in quanto l’articolo 1, commi 11 e 13, e l’articolo 9, riguardanti l’attività dei dirigenti medici e le procedure di autorizzazione e di accreditamento delle strutture sanitarie, contrastano con i principi fondamentali posti dal legislatore statale in materia di tutela della salute, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione. Inoltre l’articolo 10, riguardante il personale regionale, viola l’articolo 97, della Costituzione e invade la competenza esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione”.