Sparisce il Cristo alla chiesa di Sant’Agostino, la denuncia di Carlo Monopoli
«Ebbene si… Ti svegli una mattina e trovi questo scempio… Io ne sono doppiamente colpito… Come Biscegliese e come NIPOTE DIRETTO dell’Artista che aveva realizzato l’Opera!
Chiederò le dovute spiegazioni a chi ha dato il via libera a questo sfregio e spero siano sufficienti a spiegarlo… Così come spero che sia solo stato “smontato” per essere restaurato o al massimo posizionato altrove…».
A scrivere così sul suo profilo Facebook è Carlo Monopoli, biscegliese e noto attore di teatro, che ha commentato la sparizione dell’immagine del Cristo sulla facciata della chiesa di Sant’Agostino durante i lavori di restauro.
C’è chi ha provato a dare una spiegazione: «La decisione di togliere il Cristo -scrive Angela Terranera- non è stato un capriccio del parroco in quanto ogni intervento è autorizzato dalla sovrintendenza alle Belle Arti. Mi risulta che stanno ripristinando la lunetta così come era prima solo per esigenze strutturali in quanto, quando è stata posizionata la scultura, hanno usato tufi e cemento che col tempo hanno determinato la spaccatura dell’architrave sottostante. Da una vecchia foto presente in un libro scritto da don Andrea, si vede che la lunetta era formata da vetri a spicchi convergenti in basso che davano l’idea di un mezzo rosone».
Per Carlo Monopoli “resta comunque uno scempio”. Mentre Gianfranco Todisco, apprezzato studioso di storia cittadina, ha aggiunto: «Dubito che l’operazione sia stata autorizzata e se lo è stata è gravissimo! Anche perchè la motivazione dell’architrave sovraccaricato non regge. Esistono sistemi per i ripristini strutturali»