Scuola: Oltre a Bisceglie, in Puglia altri Comuni sospendono lezioni in presenza

Altri Comuni pugliesi dispongono la chiusura delle scuole elementari e medie, a causa dell’aumento dei contagi da Covid tra i cittadini e dei problemi nella didattica a distanza. I provvedimenti posticipano la riapertura, che nel resto della regione è avvenuta ieri, in applicazione della nuova ordinanza del presidente Michele Emiliano, che ha disposto la possibilità di frequentare lezioni in presenza o a distanza per gli alunni di elementari e medie.

Istituti chiusi fino al 13 novembre, per esempio, a Sammichele di Bari, dove il sindaco Lorenzo Netti ha motivato la sua decisione con l’evidenza dell’aumento dei contagi su scala comunale. Il primo cittadino domani incontrerà i dirigenti degli istituti scolastici per valutare insieme la situazione. Chiusure anche a Lucera (in provincia di Foggia), dove il provvedimento del sindaco Giuseppe Pitta è valido fino al 14 novembre. A Ostuni (Brindisi) non c’è stato un provvedimento univoco dell’amministrazione comunale, ma la maggior parte delle scuole elementari e medie (ad eccezione del circolo didattico Giovanni XXIII) è chiusa. A Melendugno (in Salento) non c’è stato bisogno di provvedimenti del sindaco, perchè sono stati i genitori dei 750 alunni dell’istituto comprensivo Durante a chiedere la didattica a distanza e, quindi, le scuole ieri erano vuote.

Istituti chiusi fino al 13 novembre, per esempio, a Sammichele di Bari, dove il sindaco Lorenzo Netti ha motivato la sua decisione con l’evidenza dell’aumento dei contagi su scala comunale. Il primo cittadino domani incontrerà i dirigenti degli istituti scolastici per valutare insieme la situazione. Chiusure anche a Lucera (in provincia di Foggia), dove il provvedimento del sindaco Giuseppe Pitta è valido fino al 14 novembre. A Ostuni (Brindisi) non c’è stato un provvedimento univoco dell’amministrazione comunale, ma la maggior parte delle scuole elementari e medie (ad eccezione del circolo didattico Giovanni XXIII) è chiusa. A Melendugno (in Salento) non cè’ stato bisogno di provvedimenti del sindaco, perchè sono stati i genitori dei 750 alunni dell’istituto comprensivo Durante a chiedere la didattica a distanza e, quindi, le scuole ieri erano vuote.

Intanto, il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha chiesto al Tar Puglia l’anticipazione (dal 3 dicembre al 18 novembre) della Camera di Consiglio in cui si discuterà nel merito il ricorso presentato dal Tar Lecce e da alcuni genitori di studenti salentini per bloccare l’ordinanza del 28 ottobre, che aveva sospeso la didattica in presenza in tutte le scuole. L’ordinanza e’ stata sospesa in via cautelare dal Tar ma la Regione punta ad ottenere la revoca di quel decreto, per poter disporre una nuova chiusura. Taranto ha scelto la Dad un buon numero degli alunni delle scuole medie e oggi pomeriggio il sindaco, Rinaldo Melucci, incontrerà i dirigenti scolastici. A Bari la maggior parte delle scuole ha riaperto, tranne l’istituto comprensivo De Amicis-Laterza e la media Pascoli. Sia nella città capoluogo che a Lecce, la dad è richiesta con maggiore frequenza dagli studenti delle medie, mentre gli alunni delle elementari sono tornati quasi tutti in classe. Nei giorni scorsi era già stata resa nota la chiusura delle scuole a Trani e a Bisceglie (fino a giovedi’ 12); ad Acquaviva delle Fonti (fino a domani); a Palagiano (fino al 14 novembre); a Otranto, Giurdignano e Uggiano La Chiesa (fino al 12); ad Alezio (fino al 14).

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