Accesso ai servizi digitali, il Comune di Bisceglie si adegua tramite il Fondo Innovazione della Regione Puglia
Il cosiddetto decreto “Rilancio” del maggio 2020 ha istituito il Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, destinato a coprire le spese per interventi, acquisti e misure di sostegno in favore di una strategia di condivisione e utilizzo del patrimonio informativo pubblico a fini istituzionali, della implementazione diffusa e della messa a sistema degli strumenti per la digitalizzazione del Paese, dell’accesso in rete tramite le piattaforme abilitanti, nonché finalizzato a colmare il digital divide, attraverso interventi a favore della diffusione dell’identità digitale, del domicilio digitale e delle firme elettroniche.
A decorrere dal 28 febbraio 2021, tutte le Amministrazioni pubbliche hanno l’obbligo di consentire l’accesso ai propri servizi online esclusivamente mediante identificazione tramite SPID, CIE o CNS. Nel contempo, è stato previsto il divieto di rilasciare o rinnovare ogni altro tipo di credenziale per l’identificazione e l’accesso ai propri servizi.
Entro lo stesso termine del 28 febbraio 2021 inoltre, tutte le Amministrazioni pubbliche hanno l’obbligo sia di avviare i progetti di trasformazione digitale necessari per rendere disponibili i propri servizi sull’APP IO – punto di accesso ai servizi della PA gestito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – sia di completare l’integrazione della piattaforma PagoPA nei propri sistemi di incasso.
La Regione Puglia ha invitato i Comuni pugliesi ad aderire al progetto regionale “Fondo Innovazione” a valere sul Fondo per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Dipartimento per la trasformazione digitale finalizzato a garantire la realizzazione, in carico al bilancio Regionale, del sostegno alla Transizione al Digitale di ogni Comune.
Il Comune di Bisceglie con delibera di Giunta ha approvato l’adesione al progetto regionale “Fondo Innovazione” per la realizzazione delle attività necessarie per accelerare le procedure ed essere in grado di rispettare la scadenza del 28 febbraio, indicata nel decreto legge su ‘Semplificazione e innovazione digitale’, e rendere accessibili i servizi online attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid), portare a compimento l’integrazione della piattaforma dei pagamenti pagoPA nei loro sistemi di incasso e iniziare a rendere fruibili i servizi anche da smartphone attraverso l’applicazione IO.