Scuola, Emiliano si offre per ricorsi al Tar contro la riapertura. Ma genitori e présidi non ci stanno
“Utilizzare le paure e le ansie del mondo della scuola per legittimare la Dad, come vigliaccamente ha agito l’anno scorso e continua ad agire il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, promuovendo e aizzando ricorsi al Tar, significa non assumersi le proprie responsabilità politico istituzionali sull’assenza di investimenti per il tracciamento, per la medicina scolastica e territoriale, per il rafforzamento del trasporto pubblico, per ampliare gli spazi scolastici”. Lo afferma in una nota l’associazione di genitori “Priorità alla scuola Puglia”, commentando le parole di ieri del presidente della Regione.
“Noi siamo per la scuola in presenza tutto l’anno. Michele Emiliano per i ricorsi al Tar” si legge nella nota, ritenendo che “la didattica a distanza rimane alienante e cognitivamente dannosa. È un surrogato gravemente riduttivo della didattica in presenza. La dad non è democratica: fa accrescere gli squilibri sociali e impedisce l’accesso alla cultura alle fasce più deboli” e “significa ulteriore dispersione scolastica, marginalizzazione, invisibilità all’interno di un sistema scolastico già colpito da anni di tagli e riforme inefficaci”.
I prèsidi di Puglia: Emiliano fomenta scontro istituzionale
Il presidente “Emiliano fomenta lo scontro istituzionale. Ci mancava solo questa: un governatore regionale che invoca provvedimenti giudiziari contro le scuole del suo territorio”. È il commento di Roberto Romito, presidente dell’Associazione nazionale presidi Puglia, alle parole di ieri del presidente della Regione Michele Emiliano sul diritto dei genitori di chiedere la dad per i propri figli e, in caso di rifiuto, di ricorrere al Tar “al cui giudizio -dice Romito- si presenteranno gli avvocati della Regione Puglia. Sarà interessante vederli nel confronto con i loro colleghi dell’avvocatura regionale dello Stato, deputata invece alla difesa delle istituzioni scolastiche”.
“Emiliano continua a distinguersi per le sue posizioni antigovernative e aggressive nei confronti delle scuole e dei loro dirigenti -continua-. Privato delle unghie dal decreto legge del 6 agosto 2021, che gli impedisce di deliberare chiusure varie e imporre la dad a livello regionale, ora cerca di intimidire i dirigenti scolastici che, in mezzo a mille difficoltà e con grande fatica, stanno semplicemente applicando una norma di legge, ossia il decreto-legge n. 1 del 7 gennaio. Grazie per l’aiuto in discesa, verrebbe da dire. E grazie per quello che non ha fatto in materia di efficienza del servizio sanitario regionale, di immobilismo dei trasporti”.
“E allora diciamo ai colleghi dirigenti che l’Anp li sostiene, come sempre, e li sosterra’ in tutte le sedi, senza escludere eventualmente quella giudiziaria, se Emiliano decidera’ di inseguirli fin laggiù”.