Un incendio presumibilmente doloso a Foggia ai danni di Universo Salute del gruppo Telesforo

A pochi giorni dall’investitura ad Amministratore Delegato di Universo Salute Opera Don Uva, un nuovo episodio doloso ha colpito l’Avvocato Luca Vigilante e il Gruppo Telesforo. Alle ore 19,45 di ieri 21 giugno, il personale di vigilanza della sede Foggiana di Universo Salute ha allertato il comando dei Vigili del Fuoco del divamparsi di un violento incendio. ll personale dei Vigili del Fuoco, con la presenza dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Prevenzione di Universo Salute, è prontamente intervenuto iniziando le operazioni di spegnimento dapprima con le proprie autocisterne e successivamente allacciandosi alla riserva idrica aziendale a mezzo di idrante soprasuolo ubicato presso l’ingresso laterale dell’Hospice oncologico.

L’area interessata dall’incendio comprende una porzione di strada di proprietà di Universo Salute situata fra l’ex Alloggio Suore (di proprietà della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza) e un terreno proveniente dal fallimento dell’ex ditta Ciuffreda.

Sulla strada di proprietà Universo Salute era presente del materiale misto ferro-legno presumibilmente dismesso dall’ex Alloggio Suore mentre l’area dell’ex ditta Ciuffreda è caratterizzata da un’alta vegetazione incolta e secca. Proprio in quest’ultima area si è avuta la maggiore estensione dell’incendio che è giunto fino a qualche metro dalla recinzione di separazione con dell’area in cui è installato il gruppo frigorifero a servizio dell’impianto di climatizzazione della RSA – Padiglione “C”.

Attesa la presenza di vento, i fumi dell’incendio si sono propagati al Padiglione “C” (RSA) e all’Hospice, dove vi è la presenza di pazienti.

L’area interessata dall’incendio era da tempo interclusa tramite un cancello provvisto di catena e lucchetto e che all’arrivo dei Vigili del Fuoco si presentava regolarmente chiuso a chiave. infatti, i Vigili del Fuoco intervenuti hanno dovuto tagliare il lucchetto per poter aprire celermente il cancello.

Atteso quindi, che l’area era stata messa in sicurezza dalla parte di Universo Salute ed sottoposta a vigilanza dalla ditta VIS, si presume che gli ignoti che hanno appiccato l’incendio, siano entrati dalla parte opposta incustodita (e non sorvegliata).

Considerando l’orario dell’incendio, si ritiene altamente improbabile l’autoinnesto per autocombustione della vegetazione e si ipotizza invece la natura dolosa.

L’avvocato Luca Vigilante ha subito già numerosi attentati e vive costantemente sotto scorta. Il primo risale alla notte del 3 gennaio 2020 quando ignoti fecero saltare in aria l’auto di Christian Vigilante, fratello di Luca, in via d’Aragona. Poi, due settimane più tardi, all’alba del 16 gennaio, una bomba esplose davanti al centro diurno per anziani il ‘Sorriso di Stefano’ in via Vincenzo Acquaviva. Il primo aprile dello stesso anno, in pieno lockdown, un altro ordigno venne piazzato nuovamente davanti all’ingresso del centro diurno per anziani. Infine il 20 ottobre venne dato alle fiamme il portone di ingresso della ‘Ristorazione Più’ di via Saverio Altamura, dove si preparano i pasti per alcune delle strutture del Gruppo Telesforo.

L’AD Luca Vigilante con riferimento all’accaduto ha dichiarato “Qualora venisse confermata la natura dolosa dell’incendio il rammarico maggiore resterebbe quello che chi compie queste azioni scellerate lo fa creando paure e disagi a persone con fragilità estreme, non ultime quelle dei pazienti terminali dell’Hospice. Attendiamo comunque il riscontro delle autorità prima di fare ipotesi azzardate anche se i risultati qualitativi ed attrattivi della sede di Foggia, in crescita esponenziale, potrebbero rappresentare un problema per chi ha obiettivi avversi in virtù delle nostre chiare posizioni. Ci tengo a precisare comunque che le attività sono regolarmente funzionanti e che non vi è pericolo per i nostri ospiti ed il nostro personale.

PAOLA COPERTINO

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