In piazza San Francesco la cerimonia di affissione dello Striscione “Libertà per Patrick Zaki” e “Verità per Giulio Regeni”
Per la ricorrenza, il Gruppo Amnesty International di Bisceglie invita i cittadini alla cerimonia di affissione di uno striscione in segno di sostegno e solidarietà per il giovane studente egiziano.
Il 7 dicembre 2021, dopo 22 mesi di prigionia, è stata disposta la sua scarcerazione ma non l’assoluzione da tutti i capi di accusa. Da allora Patrick è in stato di libertà vigilata e non può lasciare l’Egitto, in attesa di un’udienza definitiva che però viene ciclicamente rinviata.
Il rinvio abnorme al 28 febbraio rispetto alla data del 29 Novembre del processo a Patrick costituisce l’ennesimo tentativo di perpetrare questa persecuzione giudiziaria che va ormai avanti da 3 anni, da quel 7 febbraio 2020 giorno in cui lo studente egiziano del Gemma (Master Erasmus Mundus che si occupa di “Women’s and Gender Studies”) dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, viene fermato all’Aeroporto del Cairo, appena atterrato con un volo proveniente dall’Italia. Dopo mesi e mesi di detenzione presso il carcere di Tora in Egitto, anche chiamato black hole per la triste sorte che spetta ai suoi detenuti, Patrick continua ad essere sotto processo unicamente per aver denunciato la sua comunità, la minoranza cristiano-copta parlando della discriminazione che subisce: rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera falsi, sulla base dei quali la magistratura egiziana basa le sue accuse.
L’evento si terrà martedì 28 Febbraio a partire dalle ore 19.00 presso Piazza San Francesco, in collaborazione con il Comune di Bisceglie e con il sentito supporto del sindaco Angelantonio Angarano.
In contemporanea rispetto alla cerimonia sarà poi allestito un banchetto “infopoint”, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza tutta sulla storia di Patrick e far conoscere la realtà di Amnesty International, che vede, ormai da anni, una feconda operosità sul territorio biscegliese.
Inoltre, accanto al volto e alla richiesta di Libertà per Patrick Zaki resta alta la memoria per un altro studente e ricercatore che, proprio in Egitto, ha trovato la sua condanna a morte definitiva: Giulio Regeni.
Affinché lo stesso triste epilogo non coinvolga più nessuno è importante continuare a fare luce sul caso di Patrick, mantenendo accesa l’attenzione mediatica e la sensibilità dei cittadini.
L’auspicio del Gruppo Amnesty International di Bisceglie è che il Governo italiano ponga come prioritario il rispetto dei diritti umani in ogni presente e futuro dialogo con il governo di Al-Sisi, affinché Patrick possa al più presto tornare a studiare presso l’università bolognese e La Famiglia Regeni ottenere la verità e giustizia che, da oltre 7 anni, meritano e cercano.