

«Caro Vittorio, hai vergato di tuo pugno le parole di questo manifesto e vi hai apposto la tua firma, il Tuo Nome. Sai quanto tengo al valore delle parole al valore della parola». Inizia così una lunga lettera aperta scritta dall’avv. Pietro Casella all’indirizzo del candidato Sindaco Vittorio Fata.
«Quando si verga con la propria mano un testo vi è qualcosa di sacro e di irripetibile e di divino. In questo senso il vincolo di quella parola è un impegno sacro dinanzi a Dio e agli altri», rimarca Casella.
«La parola scritta è vincolo nel tempo e non può tradire il corpo. Tradire la parola scritta è tradire il corpo della vita, della tua famiglia, dei tuoi avi, dei tuoi cittadini legati a te dalla sacralità e legalità del voto. E tu hai tradito le tue stesse parole. Nel tempo questo tuo tradimento sarà tramandato e ricordato. Hai tradito da persona che si diceva “per bene” la tua stessa anima per trenta denari. Ogni sera, quando tornerai a casa, rileggi le tue parole e nasconditi così da non mostrare la tua colpa ai tuoi discendenti».
E conclude: «”Cara Bisceglie,…” così hai scritto. “Fidati di noi“!
Ascolto la tua pena, il tuo imbarazzo, la tua colpa, la tua vergogna e provo infinita compassione per te».
Senti chi parla….ha dimenticato quando il suo padrone di oggi lo qualificava “Guru”della politica quando era in contrapposizione….e altro che non ne vale la pena menzionare….