Spina bacchetta “Ambiente 2.0”, insiste sulle fototrappole e non considera i bidoni di quartiere
Il Sindaco Francesco Spina torna a parlare del tormentone dell’estate: la raccolta dei rifiuti porta a porta. Bacchetta la società “Ambiente 2.0”, che proprio questa mattina ha diramato un comunicato stampa con il quale -in sintesi- non si assume responsabilità di quanto sta accadendo a Bisceglie, torna a chiedere l’installazione di ulteriori fototrappole ma non considera minimamente la possibilità di abolire i mastelli maledetti ed introdurre i bidoni di quartiere che tanto stanno facendo bene in tantissime città d’Italia, anche del vicinato come Margherita di Savoia.
Questo il testo del comunicato del Sindaco:
«Apprendo dal comunicato di Ambiente 2.0 di preoccupazioni circa il mantenimento del livello della raccolta differenziata oltre il 65%.
Naturalmente, in primo luogo, richiamo alla massima attenzione al rispetto delle regole della raccolta differenziata tutti i cittadini biscegliesi, rinnovando il monito di un’intensificazione di controlli alla Polizia Municipale e a tutte le altre forze dell’ordine preposte e legittimate ad esercitare i controlli in materia ambientale.
L’utilizzo delle fototrappole, che la ditta Ambiente 2.0 dovrà potenziare nei prossimi giorni come da contratto, servirà certamente a migliorare la situazione dell’abbandono dei rifiuti e a stanare quegli atti delinquenziali ed incivili che sono stati ripresi e duramente sanzionati nei giorni scorsi.
Ricordo, infine, che il raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata è uno degli obiettivi previsti nel disciplinare di gara e accettati dalla ditta Ambiente 2.0.
Lo spirito dell’esternalizzazione dei servizi di igiene urbana è proprio quello di individuare, attraverso procedure di gara ad evidenza pubblica, i soggetti più idonei per know-how e capacità a perseguire gli obiettivi strategici individuati da parte delle comunità.
In pratica ciò vuol dire che Ambiente 2.0 dovrà applicare pedissequamente i contenuti dei disciplinari onde evitare conseguenze sanzionatorie sul piano dei rapporti contrattuali.
Ognuno faccia il suo dovere: l’amministrazione continuerà nei controlli, i cittadini dovranno rispettare le regole, ma Ambiente 2.0 dovrà sforzarsi sempre di mettere in campo il suo know-how per il quale viene pagata in modo congruo dai biscegliesi.»