C’era una volta “La festa del ritorno” per i biscegliesi emigrati
Per quattro anni circa, e fino a pochi anni fa, una delle idee meritevoli e degne di plauso introdotte nella nostra Bisceglie fu l’iniziativa la “Festa del Ritorno”, voluta per i nostalgici biscegliesi sparsi per il mondo e che potevano approfittare di questa occasione per tornare per qualche giorno nella città natale per le ferie. Non c’è più, ora. Non si sa perchè. Ipotizziamo per mancanza di fondi.
Negli anni durante i quali l’iniziativa prese piede, l’iniziativa era organizzata dal Centro Studi Biscegliese con l’Associazione Regionale Pugliesi della Lombardia ed era patrocinata dal Comune di Bisceglie. Aveva quale unico scopo quello di far riassaporare a chi fosse lontano il senso dell’ospitalità pugliese, biscegliese in particolare, condividendo e divulgando le bellezze del territorio, anche quelle meno conosciute.
Apprezzate furono la gita fuori porta a Locorotondo e alle tenute Carrisi in compagnia del celebre cantautore Albano, la visita all’antico Casale San Nicola, alla Masserie Posta Santa Croce (il miglior esempio di restauro conservativo condotto su un immobile privato) e al frantoio oleario Di Molfetta. Ma anche la semplice passeggiata sul nostro splendido lungomare.
Marco Dell’Olio
I veri biscegliesi amano Bisceglie ,sempre un buon ricordo ,le trazione, i posti antichi ,le segherie dove ho lavoravo,i marmi,avevo 16 anni,le spaggie,la cittadella,dove andavo a scuola.Mi viene mal di cuore.sono 32anni che non vedo Bisceglie. Fate qualcosa x i migrati biscegliesi .
Vorrei venire a Bisceglie e restare x tutto il resto della mia vita
Se il sindaco è Fata Leonardo ,abitava in corso Umberto 102,negli anni 60,al primo piano,il mio voto e assicurato.sono Nicola, se ti ricordi ,sono figlio di Ginetta. Ciao