“Libri nel Borgo Antico”. Invece delle strade, dovremmo chiudere le frontiere
Questa foto è stata postata nel gruppo degli amici de “La Diretta 1993” (https://www.facebook.com/groups/552565411421900/) dall’amica Ilona. Ed ha suscitato l’intervento di numerosi lettori del nostro giornale. Tra i commenti più rilevanti, quello di Alessandro: si augura che nessuno possa avere bisogno di soccorsi, in quanto, qualora fosse chiamata a soccorrere qualcuno, l’ambulanza sarebbe impossibilitata a transitare per queste strade per raggiungere il bisognoso di cure.
Poi vi sono quelli che propongono decorazioni e fioriere, per dare un tocco di abbellimento e decorazione a questi massi di cemento armato. Ma questo voler abbellire e colorare le barriere antiterrorismo sarebbe un modo soft per “nascondere” il fatto che abbiamo un nemico in casa.
Analogo “pugno nello stomaco”, abbiamo avuto in occasione dei recenti festeggiamenti in onore dei Santi Patroni della nostra città. E, purtroppo, siamo convinti che anche nelle future manifestazioni sportive, culturali, religiose e politiche continueremo a convivere con questi scempi che oltre a deturpare le strade, incutono anche paura.
Noi proponiamo di chiudere le frontiere, non le strade. Sono notizie di tutti i giorni quelle che fanno rgistrare stragi e attentati, ci stanno ammazzando tutti, come fossimo cani. Entrano in Europa, grazie all’immigrazione sostenuta dai signori che ci governano, hanno vitto e alloggio pagato, mentre il nostro popolo muore di fame. E ci ammazzano pure…