Angarano (Pd): «Ora il Comune affidi gli impianti sportivi per procedura pubblica»

È stato approvato il 28 agosto scorso il “Regolamento per l’uso e la gestione degli impianti sportivi comunali” che individua determinate categorie di strutture e relativi criteri di assegnazione.
Finalmente, anche in ossequio ad un parere dell’Autorità Anticorruzione, viene prevista anche per la gestione degli impianti senza rilevanza imprenditoriale una procedura di affidamento pubblico.


Considerando che -ad oggi- la quasi totalità degli impianti comunali risulta affidata senza alcun avviso pubblico o procedura selettiva, prendiamo atto che si tratta di una novità assoluta ed una buona notizia per chi, come noi, chiedeva da anni una maggiore trasparenza.
Niente più, dunque, affidamenti diretti completamente discrezionali.
Sono anni che reclamiamo procedure comparative per l’uso e la gestione di tutti i beni destinati all’utilizzo pubblico assoggettati al regime dei beni patrimoniali indisponibili e come tali vincolati alla loro destinazione.
Questo vincolo funzionale, coerente con la loro vocazione naturale ad essere impiegati a favore della collettività e per attività di interesse generale, è garantito maggiormente da un affidamento attraverso una procedura aperta e concorrenziale.
Questo è solo un primo passo verso una maggiore trasparenza.
Adesso ci auguriamo che venga rinnovato in tempi celeri (noi l’abbiamo chiesto anche attraverso una interrogazione consiliare protocollata due anni or sono) anche il Regolamento per la concessione dei contributi agli enti ed alle associazioni sportive e non, affinché anche su questo tema ci si affidi a procedure trasparenti ed oggettive di gestione delle risorse pubbliche.
L’obiettivo deve essere quello di sgomberare il campo da dubbi di eventuali favoritismi che non creano certamente un clima disteso tra le realtà associative, sportive e non.
Infine vogliamo sottolineare una ulteriore distinzione, quella tra impianti con e senza rilevanza imprenditoriale (a seconda che ricevano o meno introiti sufficienti a coprire i costi di gestione).
Nell’elenco dei primi, i cui affidatari sono tenuti a versare un canone annuo al Comune ed a mantenere in perfetta efficienza l’impianto, rientra solo la piscina comunale.
Per ironia della sorte (per chi ci crede) si tratta proprio dell’unico impianto che, al contrario, è in mora per il debito accumulato con le molte annualità non versate, oltre ad essere ridotto in uno stato di costante incuria.
Al di là delle responsabilità politiche della Giunta, a noi interessa attivarci per verificare come l’adozione del nuovo Regolamento possa incidere giuridicamente anche sulla “vicenda” della piscina comunale, affinché venga garantito un bene pubblico alla piena ed utile disponibilità dei cittadini biscegliesi.

Il consigliere comunale
Angelantonio Angarano

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