Approdi, Spina torna sull’argomento con altre precisazioni
«Da alcuni organi di stampa locali, apprendo ora che la pressione di Angarano, Rigante e Pedone sarebbe stata fatta per far rispettare la legge, che prevede 15 giorni lavorativi.
Ma come risulta dall’articolo, dal giorno della pubblicazione al giorno della prima scadenza previsto dal dirigente, i giorni sono 19.
Perché il dirigente ha accolto tali pressioni se il termine era rispettoso delle normative di legge?
Auspico che l’intera procedura venga monitorata attentamente da tutti gli organi interni al Comune ed esterni.
Si faccia subito chiarezza per capire la dinamica di questo stranissimo episodio.
È giusto che tutti i cittadini sappiano le motivazioni di queste pressioni.
Perché nè il sottoscritto nè l’amministrazione comunale, in questi dodici anni, hanno mai espresso indirizzi a chicchessia di prorogare, accorciare o modificare termini di bandi pubblici, ingerendo nelle prerogative dei dirigenti.
È riprovevole che l’abbiano fatto i confessi Angarano, Pedone e Rigante.
Spero che almeno l’abbiano fatto per iscritto assumendosene formalmente la responsabilità nell’ambito del procedimento.»
Lo dichiara l’ex primo cittadino, Spina, in una nota.