Rifiuti, il Consiglio comunale non rimuove le incertezze. Polemica per le numerose assenze nella maggioranza

Dopo rinvii e indecisioni, il Consiglio comunale monotematico sul servizio di igiene urbana in città si è tenuto ieri, ma il clima di incertezza sulla questione continua.

La Sangallli, ditta terza classificata alla gara d’appalto per l’affidamento del servizio, subentrerà dal primo giugno e il vicesindaco facente funzioni Vittorio Fata, ha semplicemente notificato ad un’assise praticamente vuota sui banchi di maggioranza (presenti solo 4 consiglieri), ciò che tutti sanno già: «L’intervento dell’interdittiva antimafia nei confornti della ditta vincitrice, la Camassambiente, ha portato al passaggio di consegne col Consorzio Ambiente 2.0, che ha svolto il servizio in maniera soddisfacente», ha dichiarato Fata.

Ma con Sangalli che ha vinto i ricorsi a Tar e Consiglio di Stato che si fa? «Ambiente 2.0 lascerà e Sangalli subentrerà per eseguire il progetto che si era aggiudicato l’appalto, ovvero quello di Camassambiente.. L’azienda ha comunicato la disponibilità a iniziare il servizio su Bisceglie dal prossimo 1 giugno». Fata però non dimentica che pende la questione dei cosiddetti “requisiti morali” con un passato giudiziario imbarazzante della Sangalli, specie per quanto successo nella vicina Andria, già richiamato dall’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione).  «Abbiamo ricevuto note sia da Consorzio Ambiente 2.0 che da Teknoservice, impresa che si è classificata immediatamente alle spalle di Sangalli. Ci siamo perciò rivolti all’Anac per una valutazione della situazione», ha detto Fata a proposito di un aspetto che sembra oggi ancora da chiarire.

Sui posti di lavoro in pericolo, il vicesindaco precisa: «So che la Sangalli ha già inviato una richiesta al Consorzio Ambiente 2.0 circa i nominativi e le qualifiche dei dipendenti per preparare i nuovi contratti». Infine Fata ha voluto rimarcare che «in maniera trasparente e nel pieno rispetto delle sentenze stiamo portando avanti l’obiettivo di aumento della raccolta differenziata e di riduzione della Tari».

Interviene Gianni Casella dai banchi dell’opposizione. «Una vergogna inaudita», ha definito l’assenza di numerosi consiglieri al dibattito. Fa una domanda rivolgendosi ai dirigenti comunali presenti su un’altra vicenda sospesa: «Cosa farebbe il Comune nel caso in cui Camassambiente vincesse il ricorso contro l’interdittiva antimafia?».

Il dirigente dell’ufficio tecnico Giacomo Losapio, si limita a chiarire l’aspetto relativo ai requisiti economici, finanziari, fiscali e di regolarità contributiva, senza fare cenno a quelli che riguardano la fedina penale. Si apsetta dunque il parere dell’Anac entro 30 giorni dalla richiesta da parte del Comune.

Sempre dall’opposizione, Angelantonio Angarano chiede una «rotazione trasparente per i dipendenti a tempo determinato; campagne informative corrette. Dato che è scritto nel contratto, cominci subito la pulizia delle spiagge» ha aggiunto Angarano.
Per il consigliere ex PD, questa amministrazione «ha subìto i passaggi anziché guidarli».

Tonia Spina ha invece dichiarato: «I biscegliesi pagano tributi elevati ma la città è sporca. Questi cambi di gestione su un progetto che non è dell’azienda subentrante creano non poche preoccupazioni».

Si accende l’aria quando prende la parola uno dei 4 (su 16) consiglieri di maggioranza presenti. Pietro Consiglio rivendica “la libertà di essere assenti” dei suoi colleghi di maggioranza, mandando su tutte le furie Casella che gli replica: «Consiglio si vergogni! Lei se la suona e lei se la canta. Avrebbe dovuto prendere posizione molto tempo fa. Si risvegli dalle favole. Quando dobbiamo confrontarci sulle questioni serie, come oggi, non vi presentate in aula. Come spesso accade fuggite dalle vostre responsabilità».

Enzo Di Pierro dalla maggioranza cerca di riportare l’aula a considerare unicamente : «L’obiettivo di vigilare sulla tutela dei lavoratori del servizio a prescindere da chi gestisce il servizio».
Nella replica finale, Fata si augura una risoluzione in tempi brevi del problema a tutela dei dipendenti e dei cittadini che stanno finalmente apprezzando i risultati, anche considerando la prossima riduzione della Tari, che sta ottenendo il servizio.

La seduta termina però con ancora troppi interrogativi senza risposta.

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