Inchiesta sui magistrati corrotti, indagini anche su un concorso al Comune di Bisceglie

L’inchiesta giudiziaria che ha visto arrestati, tra gli altri, i magistrati Antonio Savasta e Michele Nardi, tocca anche la città di Bisceglie. Sotto la lente degli investigatori è finito il concorso al Comune per il ruolo di avvocato.

Lo riferisce Massimiliano Scagliarini nell’articolo apparso oggi su La Gazzetta del Mezzogiorno. Di seguito il passaggio che riguarda Bisceglie:

“Oltre alla vicenda Tarantini, le intercettazioni hanno consentito ai carabinieri di segnalare alla Procura di Lecce altre due ipotesi di reato che riguardano Nardi: un possibile concorso truccato al Comune di Bisceglie e un investimento che l’ex gip avrebbe fatto con persone dal profilo molto dubbio.La storia del concorso è raccontata in una informativa del 2016. Il 29 aprile 2016 Nardi chiama l’allora sindaco Francesco Spina per prendere un appuntamento. Un pranzo che, annotano i militari, «assume particolare valenza indiziaria se correlato alle evidenze maturate», cioè ai contatti tra il magistrato e la sua amica Grazia D’Agostino, avvocato che aveva partecipato a un concorso ed era stata assunta ma poi era arrivato un ricorso. «La donna riferisce che appena le è arrivato il ricorso lei ha subito informato Spina e che… siccome non gli risponde al telefono appena gli arrivò il messaggio mi rispose immediatamente». Fatto sta che dopo il pranzo con Spina, Nardi chiama la D’Agostino: «Questa (la donna, ndr) riferisce di aver parlato con quelli ed il Comune adotterà la linea favorevole a lei». I carabinieri parlano di «anomale procedure di assunzione della stessa D’Agostino presso l’avvocatura del Comune di Bisceglie, “agevolate” probabilmente proprio grazie all’intervento del Nardi favorito in tal senso dal sindaco Spina in prima persona». «Appare sintomatico – scrivono i militari – l’interesse del Nardi nell’apprendere la notizia che la donna sia stata assunta appunto dal Comune di Bisceglie: “Mi hanno messo all’avvocatura (incomprensibile)… pattuito nel frattempo… e ti dirò non mi dispiace, anzi…”. Nardi risponde testualmente: “Perfetto, va benissimo, questo volevo sapere”»

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